Putin avvisa Trump: rischio globale se gli USA intervengono con Israele - NOC Press

Putin avvisa Trump: rischio globale se gli USA intervengono con Israele

 



Ultimo Avviso: Mosca mette in guardia Washington



Un nuovo livello di tensione si sta manifestando nel complesso equilibrio geopolitico tra Medio Oriente, Stati Uniti e blocco euroasiatico. Secondo fonti riservate, il Cremlino avrebbe recentemente intensificato i contatti con Washington per esprimere il proprio disappunto su un’eventuale partecipazione attiva degli Stati Uniti a fianco di Israele in un conflitto diretto con l’Iran.

La questione non è solo militare, ma profondamente strategica. Per la Russia – e in misura analoga per la Cina – l’integrità della Repubblica Islamica rappresenta un punto cardine di un’alleanza regionale fondata su interessi comuni e trattati bilaterali. Qualsiasi tentativo esterno di rovesciamento politico a Teheran verrebbe interpretato come un atto ostile, potenzialmente in grado di compromettere il fragile asse di cooperazione che unisce Mosca, Pechino e Teheran.

Negli ultimi anni, l’Iran è diventato un perno fondamentale del progetto geopolitico euroasiatico, sia nel campo energetico che in quello militare. Un suo collasso interno, sostenuto da potenze occidentali, aprirebbe una crisi sistemica difficilmente gestibile e rischierebbe di indebolire l’intero fronte alternativo ai tradizionali equilibri occidentali.

In questo contesto, il presidente americano si trova a dover bilanciare pressioni contrapposte. Da una parte, la storica alleanza con Israele e i settori interni favorevoli a una linea dura verso Teheran; dall’altra, la consapevolezza – condivisa anche dai vertici militari – che un intervento diretto in Medio Oriente esporrebbe il personale americano e le basi strategiche a rischi crescenti, oltre a scatenare un’instabilità dai costi incalcolabili.

Uno scenario non irrealistico è la chiusura del Golfo Persico in risposta a un eventuale attacco iraniano: una mossa che avrebbe impatti immediati sul commercio energetico globale e sulle economie occidentali già sotto pressione.

Nonostante il clima carico di tensione, uno spiraglio resta aperto. L’Iran avrebbe lasciato intendere di poter sospendere le proprie azioni difensive qualora cessassero le operazioni militari israeliane. Questo margine diplomatico potrebbe costituire una via d’uscita per disinnescare l’escalation e riportare la crisi sul piano del negoziato.

Nel frattempo, le cancellerie internazionali si muovono con cautela. I colloqui, spesso riservati e non ufficiali, tra Washington, Mosca, Pechino e Tel Aviv indicano che i margini per evitare uno scontro diretto ci sono ancora, anche se il margine d’errore si fa sempre più sottile.

Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.