Zelensky apre a nuove intese: “Dialogo solo con chi comanda davvero”

 

Volodymyr Zelensky, in un momento di stallo sul fronte ucraino, rilancia la necessità di riaprire i canali diplomatici. Il presidente dell’Ucraina, pur senza fare concessioni, ha dichiarato che sarebbe disposto a un confronto diretto con Mosca, ma solo se dall’altra parte ci fosse qualcuno in grado di incidere realmente sulle scelte strategiche.

“Non cerchiamo gesti di facciata – ha spiegato – ma azioni concrete. La guerra non si spegne con le parole, servono decisioni vere, immediate e condivise”.

Il riferimento al potenziale ruolo di mediazione degli Stati Uniti è stato chiaro, soprattutto alla luce del nuovo scenario politico americano. Zelensky ha espresso l’auspicio che, sotto la presidenza Trump, possano esserci margini per una svolta reale. “Mi auguro che questa guerra trovi una conclusione entro l’attuale mandato americano”, ha detto, lasciando intendere quanto Washington resti centrale negli equilibri della crisi.

Un segnale politico che non chiude le porte, ma le riapre con cautela: il tempo della propaganda sembra lasciare spazio alla necessità di trattare, ma con interlocutori credibili e con una regia internazionale chiara.