Cessione Iveco a Tata Motors. Le preoccupazioni della Fismic
𝘐𝘯 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘍𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢. 𝘊𝘢𝘱𝘰𝘤𝘢𝘴𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘙𝘪𝘯𝘢𝘶𝘥𝘰: "𝘈𝘴𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘪𝘵𝘢' 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘢𝘥𝘢 𝘣𝘦𝘯 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘵𝘪"
La proposta fatta a Roma di acquisizione del Gruppo Iveco da parte di Tata Motors è un fattore abbastanza preoccupante, soprattutto per i lavoratori. Lo dice Pasquale Capocasale, segretario FISMIC Foggia nonché segretario nazionale dell'organizzazione sindacale che si occupa soprattutto del settore metalmeccanico.
La proposta fatta a Roma di acquisizione del Gruppo Iveco da parte di Tata Motors è un fattore abbastanza preoccupante, soprattutto per i lavoratori. Lo dice Pasquale Capocasale, segretario FISMIC Foggia nonché segretario nazionale dell'organizzazione sindacale che si occupa soprattutto del settore metalmeccanico.
Capocasale ha presenziato all'incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy per rendere noti le sorti di Iveco e gli estremi di massima dell'accordo col gruppo industriale di Mumbai. In ballo ci sono - ovviamente - anche i lavoratori dello stabilimento nella zona industriale di Foggia.
"Sebbene non ci riteniamo contrari 'a prescindere' a questa cessione - ha detto Capocasale - non possiamo negare di essere preoccupati per le sorti dei nostri lavoratori. Abbiamo appreso che l'accordo prevede di non chiudere alcun impianto, non ridurre l'occupazione e rispettare i diritti dei dipendenti, ma è anche vero che questo accordo sia valido per soli due anni. Ci chiediamo come intenderanno procedere alla scadenza del biennio - ha aggiunto il segretario FISMIC - ma quel che è certo è che non staremo a guardare e vigileremo ogni giorno per garantire la stabilità di un futuro alla parte più vulnerabile ma più importante della catena, i lavoratori degli stabilimenti che si occupano di ricerca, sviluppo e produzione. Rattrista, infine, il fatto che Exor, che fa capo alla famiglia Agnelli, abbia deciso di cedere Iveco, quando sarebbe stato certamente nelle sue forze economiche. Un'altra cessione poco giustificabile dell'eccellenza italiana ai grandi investitori esteri". “Guardiamo con senso di responsabilità e spirito collaborativo all’operazione in corso per il gruppo Iveco - ha detto invece Sara Rinaudo, vicesegretario generale Fismic Confsal- poiché serve voglia di confronto, ma soprattutto di concretezza. Il nostro obiettivo per ciò che riguarda il settore interessato dall’Opa di Tata Motors, è quello di assicurare che qualsiasi transizione societaria avvenga nel pieno rispetto della continuità industriale, della tutela occupazionale e della valorizzazione del know-how italiano. Il Governo deve svolgere un ruolo di garante, affinché si definiscano condizioni e vincoli chiari a tutela dei lavoratori, degli stabilimenti e dell’intera filiera nazionale. Non possiamo
rischiare di trovarci in un medio lungo periodo seduti allo stesso tavolo, a discutere però di situazioni penalizzanti per i lavoratori, dovute da eventuali scelte industriali di Tata Motors che penalizzino l’assetto industriale di Iveco in Italia a favore dell’India”.
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