Puglia. Commissione sanità su qualità vita delle persone con disabilità e prospettive future del PPA di Canosa - NOC Press

Puglia. Commissione sanità su qualità vita delle persone con disabilità e prospettive future del PPA di Canosa


La seduta odierna ha avuto come tema centrale le audizioni in III Commissione presieduta da Mauro Vizzino, con all’ordine dei lavori le tematiche relative alla clausola valutativa della legge regionale contenente gli interventi per favorire l’autonomia, la vita indipendente e la qualità della vita delle persone con disabilità, alle prospettive future del PPA di Canosa e alla determinazione del fondo unico di remunerazione per il triennio prossimo per le prestazioni sanitarie in regime ambulatoriale da erogarsi da parte delle strutture sanitarie accreditate.


Clausola valutativa legge vita indipendente per disabili 

In merito alla clausola valutativa sullo stato di attuazione e sugli effetti della legge regionale 7 luglio 2020, n. 15 (Interventi regionali per favorire l’autonomia, la vita indipendente e la qualità della vita delle persone con disabilità, anche senza supporto familiare, in Puglia), ha relazionato la dirigente della Sezione benessere sociale Laura Liddo, la quale ha premesso che si è arrivati all’approvazione della legge regionale in questione dopo un percorso di concertazione e di confronto con il Tavolo della disabilità sul tema della vita indipendente della misura del Pro.V.I. (progetti personalizzati di vita indipendente), con la finalità di sostenere la vita indipendente per tutte le persone di età compresa dai 16 ai 66 anni con disabilità ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/92, fissando obiettivi di percorsi di vita finalizzati non solo al mantenimento delle autonomie funzionali, ma anche alla crescita culturale e formativa.
Nel corso della relazione esposta dalla dirigente, è emerso che nell’ultimo triennio il numero di persone che hanno potuto sperimentare la misura di vita indipendente sono cresciute notevolmente in considerazione del forte impatto che questo approccio ha sulla vita quotidiana delle persone con disabilità. Pertanto, il numero dei beneficiari dal 2021 al 2024 è stato pari 2.435 per 2.927 progetti finanziati su tre linee di intervento: 1.842 i progetti finanziati con contributo massimo di 15 mila euro per un anno di cui 93 per il sostegno alla genitorialità rivolte a giovani donne in condizioni di disabilità; 1.085 i progetti finanziati con contributo massimo di 20 mila euro per 18 mesi.
La misura negli anni è stata finanziata da risorse derivanti da Fondo nazionale per la non autosufficienza, dal Fondo nazionale per la sperimentazione della vita indipendente confluito successivamente nella riserva del Fondo per la non autosufficienza e dal Fondo nazionale per il Dopo di Noi (L. 112/2016).
Nel 2021 il finanziamento regionale stanziato è stato pari a 2.945.000 euro, per arrivare ad un totale di 8.675.000 euro compresi i finanziamenti nazionali.
Nel 2022 il finanziamento regionale è stato di 6.193.472 euro a fronte di un totale di 13.756.072 euro compresi i fondi nazionali.
Nel 2023 il fondo regionale è stato pari a 8.579.760 euro su un totale finanziato pari a 15.499.760 euro.
Se nel 2024 il finanziamento regionale è passato a 8.156.000 euro su un totale di 13.668.880 euro comprese le risorse statali, l’annualità 2025 è caratterizzata dall’unica possibilità di autonoma azione regionale con l’apertura del bando Pro.V.I. attingendo a tutte le risorse disponibili in bilancio autonomo pari a 4 milioni e mezzo di euro, per un numero di istanze pari a 1362. Questo, a seguito dell’assenza di approvazione a livello nazionale del Nuovo piano triennale non autosufficienza che assegna le risorse alle Regioni e del decreto di assegnazione del Fondo Dopo di Noi.
Alla luce di quanto è stato esposto, sul totale delle domande pervenute nel biennio 2023-2024 pari a 3958 risultano in istruttoria 270 progetti, mentre sono stati finanziati 1759 progetti per una dotazione complessiva pari a 29.168.640 euro.
In conclusione, la dirigente ha evidenziato che il percorso intrapreso a seguito dell’emanazione della norma, ha generato un notevole impatto positivo migliorando la qualità ed il benessere della vita delle persone con disabilità e consolida l’attenzione e l’impegno dell’amministrazione regionale a sostenere forme sempre più innovative di intervento non solo economiche ma anche di promozione attiva di inclusione, la diffusione di un approccio innovativo e l’autonomia nella vita quotidiana.

PPA di Canosa di Puglia 
Relativamente alla opportunità di capire quali sono le prospettive future del PPA (Postazione post acuzie) di Canosa, il consigliere regionale Francesco La Notte ha chiesto di convocare in audizione l’assessore alla sanità, il direttore generale dell'Asl BT ed il direttore del Dipartimento salute.
Nello specifico, il consigliere La Notte ha evidenziato che su sollecitazione di alcuni consiglieri comunali di Canosa, ha ritenuto opportuno che si avessero notizie precise in merito al PPA di Canosa, visto che ormai da tempo persiste una situazione di evidente e persistente disagio a causa della mancanza di attrezzature ed apparecchiature sanitarie utili per fornire primaria assistenza nella Postazione fissa medicalizzata. Inoltre, ha chiesto di avere notizie circa la reale situazione attuativa in merito alla localizzazione del Centro Risvegli previsto per il PPA.

A dare delle informazioni aggiornate sulla situazione del PPA di Canosa, è intervenuto il commissario straordinario dell’ASL BT Tiziana Dimatteo, la quale ha comunicato che sul PPA di Canosa sono in corso una serie di iniziative che riguardano in particolar modo i lavori per l’apertura della Casa di Comunità, prevista per fine settembre, ma anche interventi per l’acquisizione di grandi macchine come la TAC a seguito del finanziamento riveniente dal fondo FSC, fermo restando che la vocazione del PPA è quella della riabilitazione, dove anche la cardiologia riabilitativa funziona molto bene.

Quanto al Centro risvegli, la direttrice Dimatteo ha spiegato che con delibera di giunta regionale n. 1598 del 2020 l’Azienda è stata autorizzata all’affidamento della gestone per 45 posti letto con 4 setting assistenziali con le tariffe applicate da una delibera del 2017, però il percorso riguardante la gestione si è bloccato perché la procedura di gara è andata deserta, in quanto non appetibile sul mercato a causa della tariffa considerata poco remunerativa.
Adesso è al vaglio della ASL BT la considerazione di assumersi la gestione per una quantificazione pari a 7 milioni e 600 mila euro, ma nello stesso tempo è stato avviato un percorso di valutazione di varie ipotesi tra cui quella dell’acquisizione delle apparecchiature da parte dell’ASL con l’esternalizzazione della gestione, o quella più plausibile di convincere la Giunta a rivedere le tariffe
Rassicurazioni in ordine alla postazione fissa medicalizzata del 118 di Canosa sono state fornite dal direttore responsabile del servizio 118 per l’Asl BT Donatello Iacobone, dicendo che i punti di emergenza hanno una gestione eccellente.

In conclusione dei lavori sul punto, è intervenuto il consigliere Giuseppe Tupputi, per il quale la notizia più importante è che si può affermare che il PPA di Canosa non è e non rimarrà una struttura morta, ma che ha già ripreso una fase di messa a moto e potrebbe diventare una struttura di riferimento per tutto il territorio.
Mentre per la consigliera Tonia Spina, in riferimento al Centro risvegli, bisogna dare un impulso maggiore a qualsiasi percorso si decida di prendere, perché non si può accontentarsi di una struttura non operativa.

Fondo prestazioni sanitarie per strutture accreditate 
L’ultimo punto all’esame della Commissione, la cui audizione è stata richiesta dal Sindacato Branche a Visita, affinchè il direttore del Dipartimento salute ed il dirigente del Servizio strategie e governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, facessero chiarezza in merito alle applicazioni della D.G.R. 858 del 19 giugno scorso, si è risolto con il deposito agli atti della Commissione, di un documento da parte della sigla sindacale. A questa determinazione si è giunti a seguito dell’indisponibilità del Dipartimento salute a partecipare ai lavori, spostando dunque presso il Dipartimento il tavolo per i dovuti chiarimenti in merito alla determinazione del fondo unico di remunerazione per il triennio 2025, 2026 e 2027, per il riconoscimento delle prestazioni sanitarie da erogarsi in regime ambulatoriale da parte delle strutture sanitarie istituzionalmente accreditate, insistenti nell’ambito territoriale della Regione Puglia.



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