“Tutti hanno diritto a una degna sepoltura”: il Comune intervenga subito sull’emergenza loculi - NOC Press

“Tutti hanno diritto a una degna sepoltura”: il Comune intervenga subito sull’emergenza loculi

 





A cura di Joseph Splendido consigliere regionale e vice commissario regionale e responsabile provinciale Lega Foggia , Miriam Ventura – Delegata al Welfare e Disabilità


Il cimitero non è solo il luogo del ricordo, è il luogo dell’uguaglianza. In quella terra, alla fine del nostro percorso terreno, non dovrebbero esserci distinzioni, divisioni, caste. Non ci sono defunti di serie A o di serie C, come giustamente scrive il signor Giuseppe Di Nardo in un toccante messaggio che abbiamo letto e che merita ascolto, rispetto e risposta.

Ieri mattina Giuseppe si è recato al cimitero e ha posto una domanda che grida giustizia: com’è possibile che in quell’ultimo lembo di terra disponibile si continui a costruire solo per confraternite e privati,e defunti di etnie e religioni diverse da quella cristiana, mentre per i cittadini comuni — quelli che non hanno santi in paradiso né conti in banca — non esista alcuna prospettiva di sepoltura dignitosa?

Sì, è vero: i loculi comunali sono terminati. Sì, è vero: le tariffe richieste da enti e soggetti privati per l’acquisto di cappelle e tombe diventano spesso inaccessibili per le famiglie normali, quelle che vivono di stipendi, pensioni minime, o addirittura di nulla. No, non è accettabile che questa situazione venga ignorata.

Non si può — come amministratori pubblici — restare indifferenti. La morte non deve diventare una questione di censo. L’ultimo saluto a un proprio caro non può trasformarsi in un privilegio riservato a pochi. Il Comune ha il dovere morale, oltre che istituzionale, di garantire un diritto sacrosanto: quello di essere sepolti dignitosamente, senza discriminazioni economiche o sociali.

Del resto si poteva evitare la situazione odierna con una minima programmazione che non è stata fatta!

Quali semplici cittadini ci facciamo carico di portare la voce dei cittadini come Giuseppe in tutte le sedi opportune. 

Siamo al lavoro per sollecitare interventi immediati e strutturali. L’ampliamento del cimitero comunale non può essere demandato solo all’iniziativa privata. Vanno previste nuove cappelle comunali, a prezzi calmierati, accessibili a tutti. Dev’essere avviato un censimento reale e trasparente dei posti disponibili.
Occorre trasparenza e controllo sulle tariffe, perché il dolore non si mercifica.

A chi ci chiede se siamo consapevoli del problema, rispondiamo: sì, lo siamo. E abbiamo il dovere di agire, non di rimanere in silenzio.

A Giuseppe, ed a chi come lui chiede solo rispetto, voglio dire: la tua voce è arrivata. E non sarà ignorata.

Perché davanti alla morte siamo tutti uguali. Ma davanti alla dignità, qualcuno deve alzarsi in piedi e difenderla.

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