Monte Sant’Angelo vittima inerme dell’inciviltà che se ne frega finanche del patrimonio UNESCO
È ormai luogo comune assistere a scene di inciviltà in siti culturali famosi nel mondo. Neanche la storia, la bellezza del luogo, la sensibilità di chi vorrebbe la propria città citata tra quelle più belle, appetibili e visitate evita ai soliti detrattori di deturparla. Se poi è anche scrigno di patrimoni dell’Unesco quell’attenzione a tenerla pulita e intatta dovrebbe essere l’istinto primordiale di chi la abita.
Purtroppo anche Monte Sant’Angelo, come tante città storiche, culturali, turistiche, è vittima dell’inciviltà, che se ne frega finanche del suo fregio “patrimonio Unesco, dell’umanità”.
Nelle scorse ore, nel borgo antico del centro micaelico, vandali hanno rotto dei vasi di abbellimento che erano stati messi lì dagli stessi montanari. Un modo come tanti per abbellire uno scorcio antico di una delle città più conosciute al mondo, che cartoline, fotografie, selfie di turisti, ritraggono e postano su blog, social, siti web.
Fa male al cuore vedere questo scempio. Lo è maggiore quando a farlo son gli stessi abitanti incuranti del male che cagionano alla loro città, al loro scrigno garganico che col turismo potrebbe viverci. Appunto, potrebbe se vi fossero politiche adeguate per affollare come un tempo la citta dell’Arcangelo Michele, quella della Foresta Umbra, #LaCittàdeiDueSitiUNESCO. Ma questo, delle politiche turistiche, è un altro problema, che va affrontato responsabilmente con chi è stato scelto per farlo... per ora.
Si spera, come sempre, che il buon montanaro sia da esempio verso chi cerca di offenderlo deturpando il bene pubblico.
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