[Il Grido sei Tu] "Chi deve controllare i lavori pubblici a Monte Sant'Angelo?” - NOC Press

[Il Grido sei Tu] "Chi deve controllare i lavori pubblici a Monte Sant'Angelo?”

Come sempre, Scriviamo facendo appello all’art. 18, all’art. 21 e all’art. 28 della Costituzione della Repubblica Italiana, cercando di narrare fatti, e questa volta, lo specifichiamo.

Proponiamo nella sezione "Il Grido Sei Tu - la voce ai Cittadini", un'analisi di Matteo Notarangelo, montanaro DOC e sempre attivo e attento alle tematiche che riguardano il centro garganico, che questa volta s’interroga e interroga i concittadini sui lavori pubblici che in questi giorni stanno interessando Monte Sant'Angelo. La sua riflessione fa da specchio a tante che altri montanari da qualche tempo si stanno chiedendo. Il tutto mentre ha inizio un’importante manifestazione locale, di rilancio nazionale, “Michael” dal 4 all’11 maggio 2019, costata bei soldini (in attesa che si possa leggere la determinazione, ad oggi e a quest'ora ancor non online sull’Albo Pretorio) che dovrebbe calamitare turisti e che potrebbero incontrare le difficoltà esposte nel “Grido” di Matteo. 
La Redazione NOC Press.

Nota in premessa - Questa "Lettera Aperta" è stata pubblicata integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione.

- Il Grido sei Tu "la voce ai Cittadini" - 

Chi deve controllare i lavori pubblici a Monte Sant'Angelo? [#LaCittàdeiduesitiUnesco]

«Ho visto i nuovi lavori pubblici e non mi spiego perché gli operai non utilizzano la fresa per tagliare i mattoni intorno ai pozzetti.

I lavori pubblici, pagati da tutti i cittadini, devono essere svolti a regola d'arte e verificati.

Non è accettabile e non è professionale lasciare intorno ai pozzetti 4 o 6 centimetri di vuoto, riempito dal cemento (!?) Ma quale manuale edilizio prevede che intorno ad ogni tombino la pavimentazione deve essere arrangiata, irregolare?

Se questa è la prassi, in questa "città del buio" i silenziosi cittadini dovrebbero iniziare ad uscire dai ruoli di sudditi ed esorcizzare le loro paure ancestrali.

Mentre si svolgono i lavori pubblici, rifacimento del corso, ognuno ha il dovere di controllare, richiamare e segnalare le eventuali brutture.

La Città del "buio" è nostra e tutti abbiamo l'obbligo di rompere l'assordante silenzio.

Ma voi ritenete che il silenzio sia civiltà?

Se ne siete certi, buon silenzio.

Questi sono i lavori svolti a regola d'arte nei borghi normali»

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