"Pelato in Rete", la prima BlockChain Italiana per il pomodoro. A Foggia la presentazione
Giovedì 9 maggio 2019, alle ore 10.30, presso Auditorium della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Foggia, in Via Michele Protano n.7, a Foggia, si svolgerà la presentazione del progetto "Pelato in Rete" la prima BlockChain italiana applicata alla filiera del pomodoro pelato.
Patrocinato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Foggia, la presnetazione verdà i saluti del Presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Foggia, FABIO PORRECA
INTERVENGONO
• VINCENZO CHIRÃ’ (Presidente della Fondazione Felice Chirò)
«Pomodoro, blockchain e il Foggiano: Sì, ce l’abbiamo fatta!»
• ERCOLE FESTA (Consigliere della Fondazione Felice Chirò)
«Pelato in rete: un progetto che unisce innovazione, etica del lavoro, fiducia e agire comune»
• FABIO FRANCESCO FRANCO (Avvocato e Founder E-Legal Studio Legale)
«Digitale e blockchain: come cambiano le relazioni e le persone»
• EVA BREDARIOL (Avvocato Ph.D.)
«In rete per la tracciabilità »
• FRANCESCO COLANGELI (Founder e titolare di Fullcode)
«Come funziona la blockchain della Fondazione Felice Chirò»
• FEDERICO MOBRICI (Project Manager «Pelato in rete»)
La Fondazione Felice Chirò ha realizzato la prima blockchain italiana applicata alla filiera del pomodoro pelato, associando i produttori foggiani maggiormente attenti all'etica, all’innovazione tecnologica e al prodotto di qualità del Tavoliere e una azienda di trasformazione, anch’essa eccellenza del meridione.
L’immutabilità e la trasparenza che caratterizzano la blockchain consentono di salvaguardare l’origine del “prodotto pomodoro pelato”, certificando qualità , provenienza ed eticità del processo produttivo. E qui, acquista particolare valore il protocollo che riguarda il contrasto e la lotta contro lo sfruttamento del lavoro, con tutto ciò che esso comporta.
Nel registrare in modo indelebile, sequenziale e condivisibile ogni passaggio della filiera del prodotto, la tecnologia blockchain della Fondazione Felice Chirò farà da filtro tra il vero «Made in Italy» e il falso.
La piattaforma blockchain viene dunque messa a disposizione dei produttori retisti e dell’impresa trasformatrice, i quali la utilizzano per documentare e certificare l’intera storia della filiera del pomodoro pelato.
In tal modo, tutti i protagonisti della filiera garantiscono trasparenza, conoscibilità e attendibilità dei dati relativi al ciclo produttivo (dal trapianto alla raccolta dei frutti) fino al processo di trasformazione e alla distribuzione del prodotto confezionato.
La digitalizzazione della filiera del pomodoro pelato consente inoltre l’incremento della tracciabilità , il miglior posizionamento nei mercati, il contrasto al fenomeno dell’ “Italian sounding”.
Consultando il sito www.pelatoinrete.it (dal 9 maggio 2019), oppure scansionando il QR code sulla confezioni di pelati, l’utente o il consumatore finale può venire a conoscenza di informazioni certificate. Ad esempio: chi è il produttore, la localizzazione del campo dove il pomodoro è coltivato, la tipologia di pomodoro coltivata, la data del trapianto, la data dell’ingrossamento del frutto, la data della raccolta, la data di inscatolamento.
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