“FalliTuoi”: il sesso a... "Serie tv", "Wifi" e "Condiviso". E' questione di router (cervello)
“FalliTuoi”: si può cambiare per amore? Si deve?
di Markus Lucifer
Quando inizia una storia, lo sappiamo bene, la prima cosa che scatta è l’attrazione fisica.
È una questione di pelle, di sensazioni, di pensare all’altro appena ti svegli o prima di addormentarti, come se non ci fosse altro al mondo.
Passi ore al telefono, a chattare. Quando vi vedete, riesci a parlare per ore. E poi, ripensandoci, ti accorgi che alla fine sono solo chiacchiere, ma in quel momento non vorresti essere da nessun’altra parte e non vorresti parlare con nessun altro.
Si sogna insieme, si progetta. È come se nulla potesse scalfire quella sensazione di essere… tre metri sopra il cielo.
Ma si sa, prima o poi bisogna tornare con i piedi per terra, ritrovare la routine quotidiana e cercare di far combaciare le proprie esigenze, manie e tic con quelli dell’altro. Ed è proprio in quel momento che possono iniziare i problemi.
Lui (o lei) fa cose che non piacciono all'altro, ma spesso, almeno all'inizio, si preferisce ignorarle.
Si sa, sono le prime volte, e si evita di dire cose come:
- “Non mi piace quello che stai facendo.”
- “Non ti sopporto quando fai così.”
- “Mi dà tremendamente fastidio quando ti comporti in quel modo.”
- “Ma che ci trovi a guardare quel programma?”
- “È proprio necessario vedere ogni partita?”
Poi si pensa: “Beh, glielo devo dire, sicuramente, se mi ama, mi accontenterà.” e qui arriva il problema.
Non si può pensare di cambiare l’altro/a, di farlo diventare come lo si vorrebbe, di chiedergli di comportarsi come piacerebbe a noi. È vero che, per far sopravvivere un amore nel tempo, bisogna essere disposti ad accettare dei compromessi. Ma un compromesso significa accettare alcune cose dell’altro che non ci piacciono, non cercare di cambiarlo, perché nessuno dovrebbe cambiare per qualcun altro.
Si può cambiare quando la vita ci mette davanti a nuove sfide, si cambia perché si cresce, e crescendo cambia anche il modo di affrontare i problemi. Ma soprattutto, si cambia per se stessi.
Solo in questo caso il cambiamento non avrà conseguenze negative.
Quindi, quando lui (o lei) ti dice: "Cambierò per te"... beh, cambiati anche tu. Avrai meno delusioni.
Il cambiamento sotto le lenzuola è un discorso a parte.
In quel contesto, bisogna essere aperti a nuove esperienze, capire se si è disposti a accontentarsi o se si vuole davvero godere. Nessuno dei due può leggere la mente dell’altro, ma se ci sono posizioni o atteggiamenti che ci infastidiscono, mentre altri ci fanno godere, è importante parlarne. Chiediamoci reciprocamente cosa desideriamo, osiamo esplorare.
Certo, avere un amante potrebbe sembrare una soluzione per sperimentare, ma perché non farlo con il proprio partner? C'è una sola condizione: nessuno dei due deve sentirsi obbligato. A volte, cambiare e sperimentare richiede tempo, ma può portare a piacevoli sorprese.
Per questo, stasera esploreremo tre aspetti del sesso di coppia e non solo. E una cosa accomuna tutte e tre le tipologie: il cervello, il nostro "router" principale.
Ciò che realmente determina la qualità del sesso, sia di coppia che occasionale, non risiede tanto nell’esplorazione delle varie "posizioni" che si trovano nei manuali del sesso. La chiave per un'esperienza gratificante è, invece, la connessione emotiva con il partner. È la fiducia reciproca e la presenza emotiva che rendono il sesso veramente appagante. Questi sono, senza dubbio, i veri afrodisiaci.
Il sesso “Wi-Fi”
Nella maggior parte dei rapporti sessuali, l'obiettivo principale è raggiungere l'orgasmo, cercare il famigerato punto G. Il sesso diventa un gioco in cui si cercano sensazioni, migliori e più intense, per sentirsi potenti, appagati e vivi. Tuttavia, in molte situazioni, la relazione con l’altro sembra passare in secondo piano. Non importa tanto con chi si fa sesso, l’importante è farlo, e farlo con passione.
A differenza delle donne, gli uomini riescono più rapidamente a passare dall'eccitazione all'orgasmo. Le donne, al contrario, necessitano di più tempo per eccitarsi e, soprattutto, di una maggiore "connessione" con il partner per godere appieno del piacere. Tuttavia, troppo spesso, l’uomo non presta attenzione a questo aspetto e si concentra esclusivamente sul proprio piacere. Rari sono gli uomini che trovano soddisfazione nel far godere prima la propria partner; purtroppo, rimangono la minoranza.
Quindi, cari uomini… connettetevi, accendete il “Wi-Fi”.
Il sesso "da serie TV"
Questo tipo di sessualità si manifesta quando si avverte che il proprio partner non presta attenzione a noi. Si cerca rassicurazione e sicurezza. Spesso, chi ha una natura ansiosa si sforza in ogni modo per ottenere l'approvazione del partner, restando costantemente focalizzato sul garantirgli piacere durante il rapporto sessuale, a scapito dei propri desideri autentici e delle proprie fantasie erotiche.
Spesso ci si concentra più sulle coccole e sull'affetto, trascurando la fantasia erotica, che invece rappresenta l'anima del sesso. Questo accade perché siamo troppo preoccupati di cercare rassicurazioni nel nostro partner, anziché esprimere liberamente il nostro desiderio sessuale. Col tempo, questo influisce negativamente sull'erotismo. In questo tipo di sessualità, si tende a prestare attenzione ai segnali di rifiuto o disagio che il partner potrebbe inviare. Così, se il sesso diventa una ricerca di sicurezza, si diventa particolarmente sensibili ai segnali di rifiuto. Ad esempio, se il partner dice “stasera non ho voglia”, la risposta più comune è quella di farsi sopraffare da pensieri distruttivi, mettendo in dubbio la relazione e cercando di forzare la situazione. Ma questo accade anche da parte dell’uomo, che talvolta si approccia al sesso in modo meccanico, senza accorgersi di non procurare alcun piacere alla donna. Il sesso diventa quasi una serie TV da seguire a puntate, dove “ogni giorno si fa sesso”, indipendentemente dagli stati emotivi. Si pensa che farlo quotidianamente sia una prova che tutto vada bene nella relazione, ma in tutto questo, dov’è l’erotismo? Risulta essere un atto meccanico e privo di piacere, che coinvolge solo l’uomo, esclusivamente nel momento dell’eiaculazione.
Il sesso come un social network... "Condiviso"
Quando si è aperti e pronti a condividere con il partner, il sesso può trasformarsi in un'esperienza più profonda. È una capacità di condivisione delle fantasie, dove entrambi i partner sono in grado di realizzare i desideri più intimi, come se fossero custoditi in una “cartella segreta” di cui solo loro hanno la password. Questo tipo di sesso è coinvolgente, soddisfacente e suscita continue emozioni e desiderio. La chiave non è un ampio repertorio di tecniche sessuali, ma la creazione di un legame emotivo di fiducia e sicurezza.
"Più ci si sente emotivamente al sicuro, più si è capaci di comunicare e condividere il piacere. Un sesso condiviso richiede un legame profondo, che amplifica tutto ciò che ruota attorno alla coppia, come il sentirsi sessualmente attraenti e desiderabili. Questo legame, nel contesto del letto, si trasforma in una gioia profonda e una potente fonte di erotismo. I partner diventano così più a loro agio con la propria sessualità, si aprono all’esplorazione e godono di una varietà di attività e giochi sessuali senza riserve. Quando ci si sente sicuri l’uno con l’altro, è possibile affrontare anche le differenze nei gusti sessuali e i problemi inevitabili che emergono in una relazione a lungo termine, rendendo la camera da letto un luogo perfetto. In questo modo, quando una coppia raggiunge la "perversione" emotiva e la fiducia reciproca, queste diventano il più grande afrodisiaco, capace di durare per tutta la vita."
©NOCPress all rights reserved
Rubrica “Hot-Press”
© Markus Lucifer
Nessun commento:
Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.