Italia: ladies and gentlemen, Mario Draghi
Mario Draghi nuovo Presidente del Consiglio?, se fumata bianca sarà , allora conosciamolo meglio.
In molti hanno previsto la caduta dell'esecutivo Conte, addirittura c'è stato chi ha previsto finanche la data, chi invece aveva predetto l'autore della caduta. In linea di massima, in base alle cronache, questi indovini non hanno sbagliato di molto le loro previsioni.
E come da prassi e come giusto che sia, rottamata la figura onnipresente di Giuseppe Conte sui social, a prenderne il suo posto sono foto e video di Mario Draghi.
Tra i due, non c'è mai stato feeling. Difatti il premier uscente non ha mai digerito l'ombra dell'ex presidente della Bce sulla poltrona più alta del governo. L'"avvocato del popolo" non ha mai spalancato le porte di palazzo Chigi a Draghi e non l'ha mai coinvolto sulle scelte economiche o in chiave Ue. Questo disinteresse per Draghi lo manifestò nella risposta che in una nota trasmissione televisiva, la giornalista Lilli Gruber sottoponeva all'allora premier. La domanda era se avesse mai chiamato Draghi per chiedergli dei consigli pratici, visto che da economista ed ex presidente della Bce penso che dei consigli preziosi glieli potrebbe dare, visto che lei è un avvocato e un politico prestato. La risposta di Conte fu lapidaria: “ Vede, io non l'ho fatto certo per spocchia o supponenza ma mi fido del mio ministro dell'Economia e dei ministri che lavorano al Mef".
E per ironia della sorte, oggi Conte, lascia in favore proprio di Draghi.
Ma chi è Mario Draghi?
"È passato alla storia come il salvatore dell'euro, dopo 0tto anni passati alla guida di una delle istituzioni più potenti d'Europa. Dal 2011 al 2019, Mario Draghi è stato il presidente della banca Centrale Europea meglio conosciuta come la BCE. La banca incaricata dell'attuazione della politica monetaria dei 19 paesi dell'Unione Europea. In questo colosso, Mario Draghi è stato riconosciuto come “l'uomo di stato europeo più importante dell'ultimo decennio. Secondo il Financial Time, infatti, è grazie alle sue scelte in questa fase della sua carriera che l'Europa ha toccato il più basso livello di disoccupazione negli ultimi dieci anni. Anche la rivista Forbes, nel 2018 ha inserito Draghi al 18° posto nella classifica degli uomini più potenti del mondo. Ecco perché in un momento difficile per il nostro Paese, molti credono che sia lui la persona giusta.
Nato nel 1947 , il padre Carlo era dirigente della Banca D'Italia, mentre la madre Gilda era una farmacista. Si è laureato con il massimo dei voti e la lode alla facoltà di Economia della Sapienza di Roma e ha poi conseguito un dottorato al MIT, il Massachusetts Institute of Tecnology, considerata una delle migliori università in assoluto che cerca persone in grado di cambiare il mondo.
Dopo la laurea in economia è stato per anni un professore accademico. Poi dal 1991 al 2001 ha ricoperto la prestigiosa carica di Direttore Generale del Ministero del Tesoro, la struttura adibita a gestire il debito pubblico italiano.
Con Draghi a ricoprire questo ruolo, l'Italia è divenuto uno dei paesi d'Europa più rigorosi. E il debito pubblico italiano ha fatto registrare un calo del 20%. Era il periodo tra il 1990 e l'inizio della crisi economica. Dopo l'incarico al Tesoro, per sei anni Draghi ha guidato la Banca d'Italia, la banca centrale della Repubblica Italiana, meccanismo integrante dell'Eurosistema. Per poi passare alla carica più prestigiosi di presidente della Banca Centrale Europea.
Tra i suoi discorsi che sono passati alla storia, c'è quello tenuto a Londra nel 2012 definito “le parole più potenti nella storia delle banche centrarli”. In quell'occasione Draghi annunciò che la BCE avrebbe fatto “whatever it takes” cioè tutto il necessario per salvare l'euro.
Da quando il suo mandato nel 2019 è giunto al termine è rimasto defilato dal panorama politico. Esprimendosi con parole forti contro la causa della pandemia".
Draghi e i poteri forti
Partendo dal principio che chiunque vada al potere diventa forte, per il solo fatto che manovra le leve di comando. Se le hai in pugno di conseguenza divieni forte, come se impugnassi un mitra, questo ti rende più forte di chi è disarmato.
Chi ha i soldi ha, ovviamente, potere. I banchieri, i grandi imprenditori, le multinazionali e i grandi finanzieri fanno di diritto parte dei poteri forti. Così come chi comanda i servizi segreti, l’esercito, le forze dell’ordine. Per non parlare di chi domina il mondo della comunicazione. Soprattutto quella che conta di più, perché arriva alle masse: la comunicazione online. Poche persone al mondo sono potenti come Mark Zuckerberg, che ha nelle sue mani Facebook, Instagram e Whattsapp. Quindi le principali fonti d’informazione di miliardi di esseri umani. O come la dirigenza di Google. Che decide cosa farci vedere, e cosa no, nelle nostre ricerche.
Anche chi guida il governo di un Paese fa parte dei poteri forti. Nelle dittature, ovviamente: il tiranno fa il bello e il brutto tempo nel suo Paese, ed è talmente forte che quasi nessuno osa ribellarsi. Ma anche nelle democrazie: la decisione di un premier può cambiare radicalmente il destino di una nazione. E più uno Stato conta nello scacchiere mondiale, più il suo capo è un potere forte. La Merkel è più forte di qualunque premier italiano, perché la Germania conta più dell’Italia. E Xi Jinping conta più della Merkel, perché la Cina conta più della Germania. Inoltre la Merkel sta terminando il suo mandato, mentre Xi resterà in sella a vita.
Il contrario di potere forte è potere debole, ma se un potere è debole, che potere è? Per questo è un controsenso prendersela con i poteri forti. Può essere corretto, semmai, rimarcare che chi governa dev’essere stato eletto dal popolo, e non scelto da altri.
Basta seguire un ragionamento elementare per capire che un potere forte è meglio di un potere debole. Perché il potere forte può agire, mentre quello debole non combina nulla: non ha la forza di realizzare nulla. A patto, ovviamente, che il potere forte faccia il bene del popolo. Mentre il potere debole non fa il bene di nessuno, se non di chi riscalda una poltrona: perché, per male che vada, si porta a casa un bello stipendio.
I poteri occulti, cosa ben diversa dai poteri forti, e il mondo ne è pieno.
Ma qui non si tratta di capire se un Governo andrà in mano sotto la guida di un potere forte o la guida di un uomo qualunque.
La linea è sottile, qui invece si deve parlare di chi è competente e di chi lo è meno. Troppo semplice il discorso da fare, il popolo cosa vuole? Politici competenti o politici improvvisati? Draghi dalla sua ha il curriculum che parla per lui, Su Draghi almeno si può dire che è uno che prima di entrare in politica ha già dimostrato cosa sa fare.
E se Draghi risponda ai banchieri o ai poteri forti o a quelli occulti, potrà anche essere possibile. Ma siamo davvero così ingenui da pensare che un altro al posto suo, una volta a Palazzo Chigi, risponda agli operai, ai contadini, ai disoccupati, ai cassintegrati, ai senza fissa dimora?
In questo momento occorre qualcuno che sappia spendere bene i soldi in arrivo e già questo sarebbe un traguardo di non poco conto.
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