Morti in corsia: confermato l'ergastolo per Cazzaniga ritenuto responsabile di 10 omicidi
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Processo Cazzaniga |
E' stato confermato l'ergastolo per Leonardo Cazzaniga l'ex primario del pronto soccorso di Saronno ritenuto responsabile di una serie di omicidi, anche di pazienti ricoverati. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'Appello di Milano che lo ha assolto per 3 casi su 13
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I giudici hanno in sostanza accolto la richiesta avanzata dal sostituto pg Nunzia Ciaravolo.
Sono 10 gli omicidi per cui è stata confermata la condanna dell'ex primario e tre per cui invece è stato assolto. La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato anche l'isolamento diurno per tre anni nei confronti dell'ex primario e ha dichiarato il non doversi procedere per prescrizione nei confronti di quattro medici della commissione ospedaliera, chiamata a valutare l'operato di Cazzaniga e che in primo grado erano stati condannati a 2 anni e sei mesi per favoreggiamento.
L'ex medico somministrava cocktail di farmaci letali ai malati, portandoli così al decesso. Sua complice l'ex infermiera, ed ex compagna, Daniela Taroni.
Tra le vittime, anche il marito e il suocero della donna. Sono 10 gli omicidi per cui è stata confermata la condanna dell'ex primario: nel dettaglio, 8 pazienti dell'ospedale di Saronno e gli omicidi di Massimo e Luciano Guerra, rispettivamente marito e suocero della sua ex amante, Laura Taroni, la cosidetta "infermiera killer" dell'ospedale di Saronno già condannata a 30 anni di carcere con sentenza confermata anche in appello. Tre, invece, gli omicidi per cui invece è stato assolto.
Nell'assolvere Cazzaniga per le morti di tre pazienti, la Corte ha revocato le statuizioni civili nei confronti dei loro familiari. "Andremo a vedere le motivazioni per vedere il ragionamento dei giudici, non siamo soddisfatti e sicuramente faremo ricorso in Cassazione", ha affermato Andrea Pezzangora, difensore dell'ex primario insieme all'avvocato Ennio Buffoli.
I giudici hanno inoltre dichiarato la responsabilità civile dell'Asst Valle Olona che, pertanto, in caso di condanna definitiva dovrà risarcire i parenti delle vittime e le altre parti civili.
La difesa di Cazzaniga ha sempre sostenuto di aver voluto, con il suo mix di farmaci, semplicemente alleviare le sofferenze di pazienti affetti da patologie irreversibili.
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