Perù: missionaria laica italiana uccisa forse per rapina. La Farnesina segue la vicenda.
![]() |
Foto: Il fatto quotidiano |
Una missionaria laica italiana, Nadia De Munari, 50 anni, originaria di Schio (Vicenza), è stata uccisa in Perù forse durante un tentativo di rapina..
La donna sarebbe stata assassinata a colpi di machete, mentre dormiva nella sua camera, a Chimbote, sulla costa del Pacifico del Perù, qualche centinaio di chilometri a nord della capitale Lima.
In base a quanto riporta il quotidiano locale Diario de Chimbote, secondo le testimonianze dei volontari, era andata a dormire, come tutti gli altri, alle 21.30, nel rispetto del regolamento interno. La sveglia è fissata alle 6.30 del mattino.
Ma a quell’ora, il giorno dopo, Nadia non è scesa dalla sua camera che si trova all’ultimo piano dell’edificio. Nei piani sottostanti alloggiano una ventina di insegnanti che si occupano delle scuole materne.
Quando sono saliti, hanno trovato la direttrice dell’istituto in un lago di sangue. Dava ancora qualche segno di vita. E’ stata trasportata in ambulanza a Lima, dove i medici l’hanno sottoposta a un lungo intervento chirurgico per rimuovere alcuni ematomi cerebrali. Ma le ferite erano troppo gravi e non è sopravvissuta.
Nadia de Munari si trovava in Perù per l'Operazione Mato Grosso, e la missionaria era responsabile del centro 'Mamma mia' di Nuevo Chimbote, realizzato da padre Ugo De Censi, il papà del Mato Grosso.
In Perù si è occupata quasi sempre di bambini. In un paesino sulla Sierra aveva gestito a lungo un piccolo asilo dove raccoglieva i piccoli che abitavano nel “pueblo”. Poi il trasferimento a Chimbote dove don Ugo De Censi, fondatore dell’Omg, prima di morire aveva voluto realizzare sei asili.
“Nadia era la responsabile – raccontano i volontari dell’Omg – Si dedicava anima e corpo a questa attività ramificata nei quartieri della città. Praticamente vengono raccolti ogni giorno i bambini che vivono nelle baraccopoli. Si tratta di circa 400 piccoli che sono coinvolti in attività di gioco ed educative. Vicino alla struttura centrale c’è anche una mensa popolare che ogni giorno dà da mangiare a 1.000 persone, tutti i bambini degli asili, oltre a 500-600 poveri della città”.
La casa ha funzionato anche da centro educativo che ha consentito la formazione di qualche decina di maestri.
Agenti della squadra omicidi di Lima si sono recati nella località costiera peruviana Chimbote per partecipare alle indagini sull'uccisione della missionaria.
L'aggressione - secondo il quotidiano compiuta con un'ascia e una sbarra metallica - è avvenuta nella casa famiglia 'Mamma mia' martedì mattina. La polizia ha interrogato le cinque persone presenti nella struttura, tra cui un cittadino italiano. Anche un'altra donna, Lisbet Ramírez Cruz, è stata aggredita dai criminali e gli investigatori ritengono particolarmente utile la sua testimonianza
La Farnesina ha confermato il decesso e l'ambasciata italiana a Lima sta seguendo la vicenda.
©NOCPress all rights reserved
Nessun commento:
Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.