L'Unione Europea dà il via libera ai grilli domestici come nuovo alimento
La Commissione Europea il 10 febbraio 2022 ha autorizzato la commercializzazione dei grilli domestici (Acheta domesticus) come nuovo alimento nell'Ue.
L’ortottero, finora utilizzato come mangime per animali domestici (specie i rettili insettivori, perché è facile da allevare, è molto proteico e poco grasso).
Il grillo è il terzo insetto che viene autorizzato come cibo per gli esseri umani dalla Commissione, dopo la locusta migratoria, autorizzata nel novembre 2021, e la tarma della farina (Tenebrio Molitor), che ha ricevuto l’ok nel luglio 2021.
Anche ii grilli domestici per chi desidera mangiarli saranno disponibili interi congelati, interi essiccati e in polvere.
L'autorizzazione aveva avuto il parere positivo degli Stati membri a dicembre, dopo il parere scientifico dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa). I prodotti contenenti questi nuovi alimenti saranno etichettati per segnalare eventuali potenziali reazioni allergiche.
Già parte della dieta quotidiana di centinaia di milioni di persone nel mondo, negli ultimi anni gli insetti sono diventati di interesse anche in Europa, sia per il mercato che per le strategie Ue per la sostenibilità dei sistemi alimentari, alla ricerca di fonti di proteine di qualità a basso costo e dall'impatto ambientale contenuto.
Secondo la strategia Farm to Fork (dal produttore al consumatore) gli insetti costituiscono una fonte di proteine alternativa, che potrebbe aiutare a passare ad un sistema alimentare “più sostenibile”, secondo la Commissione.
In base ad un’indagine condotta dalla Coldiretti/Ixe questa sarebbe una novità che non è gradita dal 54% degli italiani, i quali sono proprio contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli, il 16% e non risponde il 6%.
In ogni caso, una corretta alimentazione non può però prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati – sostiene la Coldiretti – e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. L’arrivo sulle tavole degli insetti – precisa la Coldiretti – solleva anche dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico anche considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, sono da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari.
Tuttavia, L’Efsa sta valutando ulteriori nove richieste di autorizzazione alla commercializzazione che riguardano insetti.
In ogni caso, specifica l’esecutivo, sta al consumatore “decidere se vuole mangiare insetti o no
Sul fronte della sicurezza l’Europa ha messo a punta una serie di Faq. In particolare, si precisa che i nuovi alimenti possono essere autorizzati solo se non presentano alcun rischio per la salute umana. Altrimenti la sua approvazione non sarebbe stata presentata dalla Commissione agli Stati membri.
Un punto delicato riguarda le potenziali reazioni allergiche in quanto l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha concluso che il consumo delle proteine degli insetti valutate può potenzialmente portare a reazioni allergiche. Ad oggi, in Europa sull’etichettatura degli alimenti individuano un elenco di 14 allergeni che devono essere etichettati per informare le persone che vivono con allergie alimentari. Pertanto – precisa la nota europea – l’autorizzazione di questo nuovo alimento chiarisce questo problema e stabilisce requisiti specifici di etichettatura per quanto riguarda l’allergenicità.
©NOCPress all rights reserved
Nessun commento:
Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.