Decreto energia, si attende la pubblicazione in Gazzetta per far scattare lo sconto sulla benzina - NOC Press

Decreto energia, si attende la pubblicazione in Gazzetta per far scattare lo sconto sulla benzina






Ancora qualche giorno e il prezzo della benzina scenderà leggermente: dopo l’arrivo del nuovo decreto in Gazzetta Ufficiale previsto per lunedì, lo sconto di 25 centesimi deciso dal governo sulle imposte applicate ai carburanti entrerà in vigore dal giorno successivo, martedì 22 marzo.

Un primo passo a cui seguiranno tutti gli altri previsti dal decreto legge approvato due giorni fa dal Consiglio dei ministri: dal prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche alla sterilizzazione degli aumenti di energia per le famiglie sotto i 12mila euro di Isee. 

Secondo quanto previsto dal decreto legge la tassa straordinaria sugli extraprofitti colpirà tutte le imprese dell’energia elettrica, del gas e anche dei carburanti.

La tassa sugli extraprofitti aiuterà a finanziare le misure di sostegno all’economia per 4,4 miliardi totali previsti dal decreto, in primis quella del taglio delle accise sui carburanti con una diminuzione di 25 centesimi al litro del prezzo alla pompa, fino al 30 aprile. 

Secondo quanto deciso dal decreto la tassa sugli extraprofitti sarà a carico dei «produttori, distributori, venditori e importatori di energia elettrica e gas e dei soggetti che svolgono attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi». 

«Con il taglio delle accise i carburanti già immagazzinati con la vecchia accisa saranno venduti con la riduzione e quindi subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico», spiegano Assopetroli e Assoenergia, parlando di «un danno enorme per il settore distributivo». Per queste ragioni la minaccia è quella di una mobilitazione collettiva.

L’insieme di misure dal valore complessivo di 4,4 miliardi pensato dal governo Draghi però continua a destare non poche polemiche.  Lo sconto di 25 centesimi al litro non va giù ai consumatori, molto duri su un importo considerato insufficiente a colmare il divario con gli aumenti subiti. Le lamentele riguardano anche il fattore tempo: il testo iniziale del decreto prevedeva per lo sconto deciso una durata di 30 giorni, poi il premier Draghi ha rilanciato con l’ipotesi di una decina di giorni in più. 

L’alternativa proposta dagli industriali sarebbe quella invece di «un tetto nazionale al prezzo del gas». Un tema ancora aperto che il governo Draghi ha posto a livello di Consiglio Europeo e di cui si discuterà tra pochi giorni a Bruxelles. 


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