Cristoforo Colombo: lettere false e autentiche
Anche le lettere di Cristoforo Colombo sono state oggetto di indagine da parte dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale.
Nel 2012, in seguito alla denuncia per il furto di alcuni volumi antichi di notevole interesse storico-archivistico, il TPC iniziò le indagini, che portarono a molteplici risultati, anche inattesi: si arrivò a scoprire e sequestrare un esemplare falso della lettera di Colombo datata 1493, relativa all’annuncio della scoperta del Nuovo Mondo ai grandi della Terra.
Ma nel medesimo filone investigativo, era emerso che un’ulteriore versione della Lettera di Colombo, datata 1493 e custodita presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze, era a sua volta un falso realizzato attraverso riproduzioni fotografiche moderne, stampate su carta antica.
Come in un film, il ladro aveva sostituito l’originale. A quel punto gli accertamenti tecnici, condotti dal Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, accertarono la falsità delle due lettere sequestrate.
Due falsi eliminati dunque, ma per dare il giusto spazio a un reperto autentico e prezioso.
Le attività investigative, arricchite da numerosi accertamenti tecnici e dalla mole di documentazione acquisita, consentirono infatti di individuare l’esemplare autentico della Lettera di Colombo trafugato dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze.
Era stata proprio la Biblioteca del Congresso di Washington ad acquistare da una casa d’aste l’esemplare rubato.
Alla fine, nel 2016, gli Stati Uniti d’America restituirono all’Italia lo straordinario documento “Epistola…. de Insulis Indie…. nuper inventis…” relativa all’annuncio della scoperta del Nuovo Mondo ai Reali di Spagna, stampata a Roma da Stephan Plannck nel 1493.
Nessun commento:
Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.