La città più antica d'Italia risale al III° millennio a.C. fondata dai Fenici
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Sardegna: Isola di Sant'Antioco |
L’Italia è una terra ricca di storia e cultura, con numerose città che vantano un passato millenario.
Sebbene Roma venga spesso considerata la città più antica d’Italia per la sua fondazione nel 753 a.C., è in realtà la città di Sant’Antioco, situata in Sardegna, a detenere il primato di città più antica del Paese.
Sant’Antioco: una storia millenaria
Sant’Antioco, comune dell’omonima isola nell’arcipelago del Sulcis, risale al III millennio a.C. Fondata dai Fenici intorno al 770 a.C. come Sulki, questa città è una delle più antiche di tutto il Mediterraneo.
La sua posizione strategica e le risorse naturali hanno reso Sant’Antioco un importante centro commerciale e culturale per le civiltà che si sono succedute nel tempo.
Il periodo fenicio
I Fenici, noti per le loro abilità di mercanti e navigatori, scelsero l’isola di Sant’Antioco per fondare Sulki, un insediamento che divenne presto un punto nevralgico per i traffici nel Mediterraneo. La città era un nodo cruciale nelle rotte commerciali che collegavano le coste mediorientali alla penisola iberica, passando per l’Africa Settentrionale e l’Etruria.
Le numerose anfore, amuleti e utensili rinvenuti testimoniano la vivacità economica e culturale di Sulki durante il periodo fenicio.
La dominazione cartaginese
Alla fine del VI secolo a.C., Sant’Antioco passò sotto il controllo dei Cartaginesi, che occuparono la Sardegna meridionale. Nonostante le difficoltà iniziali, la città riuscì a prosperare grazie alla sua posizione privilegiata e alle risorse minerarie, in particolare l’argento.
Durante questo periodo, Sulki divenne uno dei maggiori centri del Mediterraneo, come dimostrano i numerosi reperti archeologici.
L’eredità romana
Successivamente, con la conquista romana, Sulki continuò a essere un importante centro urbano. La città vide la costruzione di infrastrutture e monumenti che ne consolidarono l’importanza strategica.
La necropoli punica, estesa per sei ettari, rappresenta una delle testimonianze più significative dell’epoca, con circa 1500 ipogei che indicano una popolazione di diecimila abitanti. Successivamente, su questa necropoli sorse quella romana e, in età cristiana, un cimitero di catacombe.
Sant’Antioco, un patrimonio archeologico inestimabile
Oggi, Sant’Antioco custodisce numerosi tesori archeologici. Il tophet, un santuario di matrice culturale fenicia, e la basilica di Sant’Antioco, di origine bizantina, sono solo alcune delle attrazioni storiche.
Il Museo archeologico comunale Ferruccio Barreca conserva una vasta collezione di reperti che permettono di immergersi nella lunga e affascinante storia della città. Tra questi, spiccano anfore, utensili e maschere apotropaiche che offrono uno spaccato della vita quotidiana delle civiltà che hanno abitato l’isola.
Un’identità unica
Oltre al suo ricco patrimonio storico, Sant’Antioco è conosciuta per le sue bellezze naturali e le tradizioni uniche. Le case colorate, le spiagge mozzafiato e il mare cristallino rendono questa località una meta turistica di grande attrattiva.
Inoltre, Sant’Antioco è uno dei pochi luoghi al mondo dove si pratica ancora l’arte della tessitura del bisso, un antico tessuto ottenuto dai filamenti della Pinna Nobilis Setacea, un mollusco meglio conosciuto come nacchera.
®NocPress
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