I "Cuori pulsanti" di Limosani smettono di battere. Lettera Aperta a Foggia - NOC Press

I "Cuori pulsanti" di Limosani smettono di battere. Lettera Aperta a Foggia

I "Cuori Pulsanti" (foto Limosani)

 


Ne parlavamo qualche giorno fa, nell'articolo "Foggia. Parco Campi Diomedei: "Resti lontano da cemento e metallo". Online la petizione", delle voci contrastanti sulla futura probabile installazione di un'opera d'arte contemporanea di Felice Limosani, "Cuori pulsanti", due tralicci metallici, alti circa venti metri, che rappresentano due braccia stilizzate e due mani che reggono due cuori pulsanti, illuminati di rosso, che avrebbero dovuto essere installati ai Campi Diomedei, l'ex ippodromo o cavalli stalloni a Foggia. 

Tra le voci c'era  il gruppo di cittadini, la "Città Gentile" che nel mese di luglio portò alla ribalta la questione tramite uno striscione, e l'associazione di Foggia "La Società Civile", che non solo espresse la propria contrarietà tramite una nota pubblica, ma lanciò alla fine di settembre una petizione online, tuttora in essere, per fermare la probabile installazione dell'opera.

Oggi, arriva all'attenzione dell'opinione pubblica una lettera scritta proprio dall'artista Limosani, indirizzata alla sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, dove ringrazia l'amministrazione e tutti quelli che fattivamente avevano dato il loro contributo positivo a quest'opera e alla sua installazione.

Nella lettera, tuttavia, emerge lo sconforto per chi non ha capito, per le illazioni (secondo l'artista) che sono scaturite, per la poco lungimiranza di chi non ha compreso fino in fondo il significato che sottaceva a tale installazione. E tutte queste polemiche, per Limosani, rendono impossibile il completamento dell'installazione, previsto per le celebrazioni del Giubileo 2025, poiché i tempi per la realizzazione sono diventati brevi.
Pertanto, come si legge nella lettera, l'artista di concerto anche con gli imprenditori che avevano aderito a questo progetto decidono di fare un passo indietro.


La lettera

"Egregia sindaca,

desidero informarLa che, a seguito della decisione unanime dei dieci imprenditori finanziatori, non sarà possibile portare avanti la mia installazione ai Campi Diomedei. I ritardi accumulati, insieme alle vicende diffamatorie che hanno accompagnato il progetto, rendono impossibile il suo completamento in tempo per le celebrazioni giubilari del 2025, uno degli obiettivi fondanti.

Vorrei comunque ringraziarLa per la Sua lungimiranza, che ha saputo cogliere i valori della proposta, dimostrando capacità di visione e impegno. Lo stesso desidero fare nei confronti di Monsignor Giorgio Ferretti, che ha abbracciato il messaggio di speranza dell’opera con sensibilità e amore per l’arte, e verso Don Giulio Dal Maso per la sua costante disponibilità. Un riconoscimento speciale va agli assessori Giuseppe Galasso e Alice Amatore, e ai funzionari che, nel pieno rispetto delle norme, hanno avviato i preliminari procedurali, nonostante le ingiuste accuse ricevute. 

Un grazie particolare lo rivolgo ad Aldo Ligustro e alla Fondazione Monti Uniti, che hanno sostenuto l’opera non solo per il suo valore estetico, ma soprattutto perché hanno compreso sin dal primo momento l’impatto positivo che avrebbe avuto sul territorio. Un affettuoso ringraziamento va alla società civile e ai concittadini che, con spirito costruttivo e apertura, hanno accolto e sostenuto il significato profondo dell’opera, permettendomi di condividere con loro i moti dell’anima che solo l’arte può suscitare.

Infine, ma non certo per importanza, esprimo profonda gratitudine agli amici imprenditori che, da veri mecenati, si sono impegnati senza alcun interesse di ritorno. A loro rivolgo le mie scuse per essere stato causa delle accuse ridicole di oscurantismo e delle insinuazioni infamanti di ambiguità e fini illegali che hanno ricevuto.

Purtroppo, le polemiche hanno distorto il vero spirito del progetto. È mancata una comunicazione compensatoria basata su fatti verificati, necessaria per un giudizio corretto dell’opinione pubblica. Il dibattito mediatico scomposto, caratterizzato da illazioni inaccettabili e speculazioni politiche, ha oscurato il significato culturale del progetto e l’impegno di chi vi ha partecipato. 

A questo proposito, desidero ringraziare anche gli organi di stampa per il giornalismo obiettivo e riconoscere il ruolo di quei media che, pur con aggressività e pretestuosità, hanno stimolato un dibattito utile per la crescita culturale. L’incompatibilità dei tempi e gli argomenti citati hanno compromesso l’obiettivo di includere l’opera nelle celebrazioni giubilari del 2025. Senza questo legame temporale, e a causa della tossicità della comunicazione, i finanziatori hanno concluso in pieno accordo con le mie intenzioni che non ci sono più le condizioni per proseguire."



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