Il progetto I-CAN punta i riflettori sulla 'Ndrangheta - NOC Press

Il progetto I-CAN punta i riflettori sulla 'Ndrangheta

 




Le Forze di polizia di 20 Paesi di tutto il mondo, sotto il coordinamento di Interpol, si sono riunite a Reggio Calabria per la 2^ conferenza dei Focal point del Progetto I-Can

Un'alleanza globale per confrontarsi sulle nuove sfide e strategie di contrasto alla ‘Ndrangheta. 

Il Progetto è nato 4 anni fa dalla stretta collaborazione tra il Segretariato generale di Interpol e il Dipartimento della pubblica sicurezza italiano per un attacco globale multilaterale alla ‘ndrangheta.

Durante la conferenza, esperti provenienti da Italia, Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Ecuador, Francia, Germania, Malta, Paesi Bassi, Paraguay, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Uruguay hanno condiviso le loro conoscenze e best practices per comprendere a fondo le strutture, le dinamiche e i metodi operativi di una delle organizzazioni criminali più pericolose al mondo.

Per l’Italia sono intervenuti il vicecapo della Polizia Raffaele Grassi promotore dell’iniziativa e il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo, mentre per l'Interpol era presente Cyril Gout, Director operational support and analysis

Grazie allo scambio di intelligence e all’utilizzo delle numerose banche dati di Interpol, il progetto ha consentito non solo la cattura di 101 pericolosi latitanti ‘ndranghetisti, ma anche l’individuazione di partnership criminali con altre organizzazioni transnazionali.

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