Pensa di comprare un'originale, ma è un falso. La casa d'aste condannata. - NOC Press

Pensa di comprare un'originale, ma è un falso. La casa d'aste condannata.

 

foto: pvdberg (pixabay)


Successe a Pisa, comprò una «Marilyn» di Andy Warhol ma era solo un poster: risarcito dopo 20 anni dalla casa d’aste

Il quadro falso fu presentato durante un'asta telefonica come una delle 250 opere firmate dall’artista Andy Warhol. Poi però venne scoperta la verità ed iniziò una lunga causa.

In pratica l'uomo, un imprenditore emiliano, acquista un’opera d’arte a un’asta, convinto di comprare una nota serigrafia di Andy Warhol. L'acquisto avviene tramite asta telefonica nel 2004, e l'imprenditore è persuaso di essersi aggiudicato un’opera dell’artista americano, a circa 8.500 euro (comprese spese d’asta) pensando quindi di aver concluso un ottimo affare.

L’opera in questione, «Marilyn», veniva descritta sul catalogo della casa d’aste pisana come una serigrafia a colori del 1967, e precisamente la n. 145 delle 250 create da Andy Warhol. La descrizione indicava anche che sul retro era presente la firma dell’artista. 

Sui documenti d’acquisto si indicava inoltre che l’opera corrispondeva a quella del catalogo ufficiale conosciuto come «Andy Warhol prints catalogue raisonnè 1962 – 1987». 

Si tratta della raccolta ufficiale delle 250 serigrafie dedicate da Warhol all’attrice dopo la sua tragica morte nel 1962, che valgono mediamente 50 mila euro l’una, tranne le prime 10 della serie, le più famose e pregiate, che raggiungono invece cifre milionarie. 

Due anni fa, infatti, una delle prime «Marilyn» di Andy Warhol è stata battuta all’asta negli Usa alla cifra record di 195 milioni di dollari.

In realtà l'opera acquistata dall'imprenditore, non era altro che un poster, una ristampa dell’originale. Questo l'uomo lo scoprì nel 2009, quando fece valutare l'opera perché aveva deciso di rivenderla,: il ritratto non era affatto un originale, ma una sua riproduzione, da un valore non superiore a qualche centinaio di euro.

Oggi, dopo 20 anni, il Tribunale di Pisa ha stabilito che l'uomo dovrà essere risarcito della spesa iniziale, compresi gli interessi, ai quali dovranno essere sommati anche 4.000 euro per le spese legali.

Contestualmente i giudici hanno condannato il proprietario a risarcire delle stesse cifre la casa d’aste che era stata solo l’intermediaria. Una perizia tecnica disposta dal Tribunale pisano, infatti, è arrivata alla stesse conclusioni di Sotheby’s , dichiarando la «Marilyn» venduta a Pisa non originale.

«L’opera esaminata è un poster su cartoncino, mentre le opere originali sono state prodotte su carta e numerate a mano da Warhol che le ha anche firmate tutte, e sono reperibili su internet per poche centinaia di euro».


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