Assassinio Piersanti Mattarella. Dopo 45 anni emergono due nuovi indagati - NOC Press

Assassinio Piersanti Mattarella. Dopo 45 anni emergono due nuovi indagati

(PiersantiMattarella foto Wikipedia di pubblico dominio)

Il 6 gennaio del 1980, Piersanti Mattarella, allora presidente della Regione Siciliana, fu ucciso in un agguato di mafia. A distanza di 45 anni dalla sua morte, emergono altri dettagli che inchioderebbero altri due killer.

Nel merito sarebbero due persone legate alla mafia, ad oggi indagate, che riaprirebbero il caso nella Procura di Palermo.

Per la cronaca. Piersanti Mattarella era il fratello dell’attuale presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, la prima persona che in quell’Epifania soccorse il corpo del democristiano, allievo del Pres. Aldo Moro. È doveroso ricordare che per quell’omicidio furono condannati definitivamente alcuni capi di “cosa nostra”, i mandanti, e furono prosciolti chi furono indicati inizialmente come i killer, i terroristi Gilberto Cavallini e Valerio Fioravanti meglio conosciuto come “Giusva”, una pista nera che man mano si celebrava il processo divenne sempre attendibile, fino alla consapevolezza di quella mafiosa per "un coacervo di convergenze di interessi di grandi dimensioni" come definito dal compianto Giovanni Falcone.
 
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