Caso Almasri: La Corte Penale Internazionale chiede chiarimenti al Governo italiano sulla liberazione del comandante libico [VIDEO] - NOC Press

Caso Almasri: La Corte Penale Internazionale chiede chiarimenti al Governo italiano sulla liberazione del comandante libico [VIDEO]

(frame video di...Clicca qui)


La Corte Penale Internazionale (CPI) ha espresso forte preoccupazione per la recente liberazione di Njeem Osama Almasri, un alto ufficiale della polizia giudiziaria libica arrestato a Torino il 20 gennaio 2025 su mandato della Corte. Almasri è accusato di crimini di guerra e contro l'umanità, reati gravi legati agli abusi di potere nella sua funzione in Libia.

La CPI ha inviato una richiesta ufficiale al governo italiano per ottenere spiegazioni in merito a quanto accaduto. L'arresto di Almasri, infatti, non è stato seguito dalla conferma della custodia cautelare da parte della Corte d'Appello di Roma, il che ha portato alla sua improvvisa liberazione, suscitando allarme nelle istituzioni internazionali.
 

Il governo italiano ha giustificato la decisione affermando che si è trattato di un "errore procedurale", spiegando che non era stata effettuata una corretta comunicazione tra la polizia e il Ministero della Giustizia. L'arresto di Almasri non è stato convalidato poiché, secondo le autorità italiane, non c'era stata una richiesta formale da parte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Questo episodio ha sollevato un’ondata di critiche, non solo a livello nazionale, ma anche su scala internazionale. Le opposizioni politiche italiane hanno richiesto un chiarimento completo sulle circostanze della liberazione, mentre organizzazioni per i diritti umani, come Amnesty International, hanno espresso preoccupazione per la gestione della vicenda e per le implicazioni sulla cooperazione internazionale.

Nel frattempo, la CPI ha fatto sapere di aspettarsi una risposta dettagliata dal governo italiano per comprendere meglio le ragioni di questa controversa decisione e per assicurarsi che la cooperazione internazionale non venga compromessa in futuro.
 
Tuttavia si moltiplicano le ombre sul caso, su un "errore procedurale" che potrebbe esser quello di applicazione del protocollo che i Sevizi Segreti dovevano eseguire nel loro "agire coperti" anzichè della  "normale azione" quando si contrastano pericoli per la sicurezza nazionale, perciò coperti da segreto di Stato. Un dubbio c'è ed è quello se tale copertura è venuta meno per errore o per volontà di qualcuno o qualcosa al fine di sollevare un caso politico-istituzionale compreso tutto nelle more dell'attuale Governo. E non è il primo che si è verificato con gli attuali vertici politici e istituzionali. Falle nel sistema? Gole profonde nelle istituzioni in merito? O semplicemente apparente sicurezza nell'agire senza "coperture" per volontà politiche che rasentano la Costituzione?

©NOCPress all rights reserved


Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.