Cassazione: Amanda Knox condannata per calunnia, chiuso un capitolo del caso Kercher
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per calunnia nei confronti di Amanda Knox, chiudendo un capitolo significativo di una vicenda giudiziaria che ha attirato grande attenzione mediatica in Italia e all'estero. Questa decisione si riferisce alle dichiarazioni rese da Knox nelle prime fasi dell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher.
La storia del caso
Amanda Knox, cittadina americana, era stata inizialmente accusata dell'omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel novembre 2007. Dopo un lungo iter processuale, caratterizzato da sentenze contraddittorie e processi ripetuti, Knox è stata definitivamente assolta dall'accusa di omicidio dalla Corte di Cassazione nel 2015.
La condanna per calunnia, invece, è legata alle false accuse rivolte a Patrick Lumumba, un ex titolare di un locale a Perugia, indicandolo come colpevole dell'omicidio. Tali affermazioni, fatte durante un interrogatorio, sono risultate infondate, causando l'arresto temporaneo di Lumumba e portando Knox a essere accusata di calunnia.
La sentenza della Cassazione
La Suprema Corte ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per calunnia, già scontati da Knox durante il periodo di detenzione prima dell'assoluzione dall'accusa di omicidio. I giudici hanno stabilito che le dichiarazioni di Knox su Patrick Lumumba furono rese con la piena consapevolezza della loro falsità , configurando il reato di calunnia secondo l'articolo 368 del Codice Penale italiano.
Le reazioni delle parti
Amanda Knox, oggi residente negli Stati Uniti, ha sempre sostenuto di essere stata indotta a rilasciare quelle dichiarazioni sotto pressione, durante interrogatori condotti in un clima di forte stress. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha ritenuto che tali circostanze non fossero sufficienti per escludere la responsabilità penale.
Patrick Lumumba ha accolto con soddisfazione la conferma della condanna, ricordando le gravi conseguenze che le false accuse hanno avuto sulla sua vita, sia a livello personale che professionale.
Una vicenda che non smette di far discutere
Il caso di Amanda Knox e Meredith Kercher continua a essere una delle vicende giudiziarie più discusse in Italia. La conferma della condanna per calunnia aggiunge un ulteriore tassello a una storia già complessa, caratterizzata da un'attenzione mediatica senza precedenti.
Questa sentenza chiude definitivamente uno dei capitoli legali più intricati del caso, lasciando però aperti spunti di riflessione sul funzionamento della giustizia e sul ruolo dei media in vicende di tale portata.
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