Governo, 250 milioni per l’ex Ilva: sostegno alla produzione tra polemiche e incertezze
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che destina ulteriori 250 milioni di euro al sostegno della continuità produttiva dell’ex Ilva di Taranto, oggi Acciaierie d’Italia. Questo intervento porta a 400 milioni di euro le risorse complessive stanziate per garantire il funzionamento degli impianti e la tutela occupazionale.
Tuttavia, i fondi aggiuntivi sono stati prelevati da quelli inizialmente destinati alla bonifica ambientale dello stabilimento, una scelta che ha sollevato forti critiche. Angelo Bonelli, rappresentante di Europa Verde, ha definito il provvedimento una "beffa" per la città di Taranto, già gravata da pesanti conseguenze sanitarie e ambientali legate all’attività industriale.
I sindacati esprimono preoccupazione per l’assenza di un piano industriale chiaro e a lungo termine, chiedendo garanzie sia sul fronte occupazionale che su quello della sostenibilità ambientale. Nel frattempo, la procedura di vendita dello stabilimento è ancora in corso, con tre proposte attualmente al vaglio delle autorità competenti.
Il futuro dell’ex Ilva resta incerto, con la necessità di un equilibrio tra la salvaguardia della produzione, la tutela della salute pubblica e l’impegno per il risanamento ambientale.
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