Internalizzazione delle RSA di San Nicandro Garganico e Troia: a quando una soluzione?
L'ultimo atto in ordine di tempo è l'incontro tenutosi con il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, nel corso del quale sono stati approfonditi i temi relativi all’istituzione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di San Nicandro Garganico e Troia, previste dalla recente normativa regionale.
A proposito dell'incontro la nota del consigliere Napoleone Cera - “Si è svolto oggi, 15 gennaio, l’incontro con il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, nel corso del quale sono stati approfonditi i temi relativi all’istituzione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di San Nicandro Garganico e Troia, previste dalla recente normativa regionale.
Durante il confronto, sono stati illustrati gli obiettivi strategici della legge: garantire una gestione interamente pubblica delle strutture, migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti, e valorizzare il personale attualmente in servizio, nel rispetto delle normative vigenti. È stata evidenziata la necessità di rafforzare il ruolo della sanità pubblica sul territorio, rispondendo concretamente ai bisogni della popolazione, soprattutto nelle aree più periferiche.
Particolare attenzione è stata riservata alle osservazioni formulate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), soprattutto in relazione alla gestione del personale. A questo proposito, sono state fornite spiegazioni dettagliate sulle modalità di transizione e sulle soluzioni adottate per garantire la piena conformità alle disposizioni normative nazionali.
La Regione Puglia, come ribadito durante l’incontro, risponderà puntualmente alle osservazioni ministeriali, fornendo ulteriori chiarimenti e garantendo la massima collaborazione. L’obiettivo resta quello di ottenere il pieno accoglimento del provvedimento da parte dei Ministeri competenti, con l’auspicio di superare eventuali criticità emerse in fase di analisi”.
Già il consigliere Cera, che segue la vicenda dal nascere, in merito alle osservazioni poste dal Mef si era fatto promotore dell'incontro: “Questa mattina, 14 gennaio, gli Uffici della Regione Puglia hanno trasmesso la lettera del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) contenente osservazioni relative alla legge regionale da me proposta, che riguarda l’internalizzazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di San Nicandro Garganico e Troia. La lettura del documento evidenzia la necessità di chiarire alcuni aspetti che, a seguito di un’interlocuzione istituzionale con il Governo, possono essere approfonditi e risolti prima che la legge possa essere oggetto di impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale.
A tal fine, ho già programmato per domani un incontro a Roma, con l’obiettivo di affrontare la questione direttamente con le autorità competenti. È mia priorità garantire che questa normativa, fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori delle RSA e per il miglioramento della qualità dei servizi resi ai pazienti e alle loro famiglie, possa trovare piena attuazione.
Colgo l’occasione per sottolineare che interpretare questa vicenda in chiave politica è un errore che non aiuta né i lavoratori né le comunità coinvolte. L’interesse comune deve restare al centro di ogni decisione: il diritto al lavoro e la qualità dell’assistenza sanitaria rappresentano priorità assolute.
Resto fermamente impegnato nel dialogo istituzionale per tutelare i lavoratori, migliorare i servizi e garantire serenità alle famiglie coinvolte. Proseguirò con determinazione per trovare una soluzione condivisa e definitiva.”
In chiave soprattutto politica la nota del vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità , Raffaele Piemontese: “La decisione annunciata dal Governo nazionale di impugnare l’articolo 26 della Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2024, che prevede l’internalizzazione delle RSA ‘San Raffaele’ di San Nicandro Garganico e Troia, rappresenta un grave attacco al diritto dei cittadini pugliesi di accedere a servizi sanitari pubblici e di qualità , mettendo a rischio il futuro di 75 lavoratori e l’efficienza di un servizio essenziale per la comunità ”, rimarcando “l’incoerenza del Governo che, solo pochi mesi fa, con la nostra Legge regionale n. 21 del 30 maggio 2024, che autorizzava un’operazione analoga per il Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica nell’ASL Brindisi, nulla ha opposto all’attuazione”.
“Ora, invece, una norma volta a salvaguardare i livelli occupazionali e a garantire continuità e qualità nei servizi sanitari trova un ostacolo che non ha giustificazione logica o economica”, evidenzia Piemontese, spiegando che “gli uffici regionali stanno indirizzando approfondimenti dettagliati alle articolazioni del Governo nazionale, affinché sia chiaro che il provvedimento regionale mira non solo alla stabilizzazione dei lavoratori ma anche a un utilizzo più efficace delle risorse pubbliche, dato che il passaggio del personale dalla gestione privata a quella pubblica non comporta un aumento significativo dei costi per l’ASL di Foggia, garantendo, invece, maggiore stabilità e controllo diretto sui servizi erogati: impedire questo passaggio rischia di lasciare 75 famiglie senza certezze e di impoverire il territorio di servizi essenziali. Difenderemo questa legge in tutte le sedi, inclusa la Corte Costituzionale – conclude il vicepresidente della Regione Puglia – perché la decisione del Governo rischia di colpire non solo i lavoratori coinvolti, ma anche i cittadini che meritano una sanità pubblica forte e vicina alle esigenze in particolare dei più fragili”.
La vicenda trae origine da adeguamenti tariffari, che secondo la società che gestiva le strutture erano inadeguati, aumenti che andavano anche a colpire le famiglie degli ospiti delle strutture. Nel contempo si accusava la Asl di Foggia di non erogare le prestazioni dovute con la conseguenza che la società riteneva inevitabile il licenziamento di 130 persone, per cui si è subito cercato di intervenire per tutelare i lavoratori coinvolti e le famiglie degli ospiti delle strutture interessate
Uno dei primi ad intervenire è stato il consigliere Cera che ha richiesto un audizione per la necessità di fare chiarezza in merito al clima di incertezza sul futuro dei lavoratori delle RSA, ritenendo nello stesso tempo inaccettabile che le famiglie dovessero sopportare gli aumenti ingiusti delle tariffe di ricovero, imposti in modo retroattivo, a seguito di una deliberazione della Giunta regionale del 2022. E proprio su sua proposta il Dipartimento salute, con una nota ha chiesto a tutte le Asl di fare una valutazione economica considerando la doppia opzione dell’internalizzazione ed esternalizzazione del servizio a luglio.
Vicenda che in questi mesi si è dipanata con richiesta di mozioni, approvazione di emendamenti, fino all' approvazione di una legge regionale, la numero 39 del 2024, che istituisce le residenze sanitarie assistenziali di San Nicandro Garganico e Troia, di proprietà e gestione interamente pubblica e incardinate nell’organizzazione funzionale della Asl di Foggia.
Legge sulla quale il MEF è intervenuto chiedendo chiarimenti.
L'auspicio è che la questione possa risolversi a breve, tenuto conto che l'obiettivo prioritario dovrebbe essere il servizio ai soggetti che già si trovano in condizioni difficili, garantendo al contempo il giusto riconoscimento ai lavoratori delle strutture.
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