Caso spyware Graphite, Paragon Solution, interrompe il suo rapporto con l'Italia
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La notizia viene rivelata da Il Guardian, che dichiara come la decisione della società sia stata una conseguenza delle rivelazioni secondo cui un giornalista italiano e due attivisti critici nei confronti dei rapporti dell'Italia con la Libia erano tra le persone presumibilmente prese di mira dallo spyware.
Una persona a conoscenza della questione ha affermato, secondo il Guardian, che
l'Italia ha violato i termini del contratto stipulato tra Paragon e il governo,
che non consente che giornalisti o membri della società civile siano presi di
mira dallo spyware.
La risposta del governo arriva con una nota ufficiale della
presidenza del consiglio del 5 febbraio:
Tuttavia, non è affatto chiara tutta la questione. Proprio
qualche giorno fa, sempre Il Guardian pubblicava la notizia secondo la
quale quasi 100 giornalisti e altri membri della società civile che utilizzano
WhatsApp, la popolare app di messaggistica di proprietà di Meta, erano stati
presi di mira da uno spyware di proprietà di Paragon Solutions.
Non è chiaro chi ci fosse dietro l'attacco. Come altri
produttori di spyware, il software di hacking di Paragon è utilizzato da
clienti governativi e WhatsApp ha affermato di non essere stata in grado di
identificare i clienti che hanno ordinato i presunti attacchi.
Che “una persona a conoscenza dei fatti” abbia rivelato
l’ingerenza ci fa interrogare su chi sia la persona e su come abbia avuto tale notizie.
Inoltre, la narrazione sembra seguire il pensiero che chi
non si allinea venga posto sotto osservazione. Dobbiamo pensare di essere
tornati a un regime autoritario o è solo l’interpretazione che si vuole far
passare?
Allo stesso modo si ignora se il software sia stato acquistato direttamente dal governo o da apparati, come i servizi segreti. Tante le domande. Poche le risposte.
Da non sottovalutare il ruolo di Paragon, che nei paesi in
cui opera dovrebbe garantire il rispetto degli accordi, ma che pare non abbia
svolto tale funzione, e non solo in Italia.
Ricordiamo che il software di hacking creato dal rivale NSO
Group, lo spyware di Paragon, chiamato Graphite, può infettare un
telefono cellulare senza che l'utente ne sia a conoscenza. Questo fornisce
all'operatore dello spyware il pieno controllo del dispositivo e l'accesso ai
messaggi e alle chat crittografate inviate tramite app come WhatsApp e Signal.
Come altri venditori di spyware, Paragon vende la sua tecnologia a clienti governativi con lo scopo di prevenire i crimini. Tuttavia, non è ancora chiaro chi fossero tutti i clienti governativi specifici dietro i presunti attacchi.
Secondo quanto riportato dal Guardian, Giuseppe
Conte, leader del Movimento Cinque Stelle (M5S), ha dichiarato:
"Qualcosa non torna. Il fatto che i giornalisti vengano
spiati è di per sé di una gravità senza precedenti in un sistema democratico, e
se anche un'azienda dice di aver dovuto interrompere il contratto per motivi
etici... questo è molto grave."
Barbara Floridia, senatrice M5S e presidente della
commissione di vigilanza della Rai, ha affermato che il caso "solleva
inquietanti interrogativi sulla tutela della privacy e della libertà di stampa
nel nostro Paese".
"Se confermata, questa storia rappresenterebbe una
violazione inaccettabile dei diritti fondamentali e un attacco alla democrazia
stessa", ha aggiunto.
Sandro Ruotolo, parlamentare europeo del Partito
Democratico, ha dichiarato:
"Nella dichiarazione che esclude il suo coinvolgimento
nello spionaggio, il governo italiano non ha risposto alla domanda più
importante, vale a dire se l'Italia abbia acquistato o meno servizi da Paragon
Solutions. In caso affermativo, che tipo [di servizio] e per cosa?"
Resta ancora da chiarire il coinvolgimento dell’Italia e l’effettiva portata degli attacchi con Graphite.
Nel frattempo, sempre a quanto riferito dal Guardian, Paragon sarebbe stata recentemente acquisita da una società statunitense chiamata AE Industrial Partners, che sul suo sito web è descritta come una società di investimento privata con 5,6 miliardi di $ di asset in gestione, focalizzata su mercati tra cui la sicurezza nazionale. La società non ha risposto alle richieste di commento. Paragon ha stipulato un contratto da 2 milioni di dollari l'anno scorso con Ice, l'agenzia statunitense per l'immigrazione e le dogane. Il contratto, stipulato sotto l'amministrazione Biden, sarebbe stato sospeso mentre l'amministrazione cercava di stabilire se rispettasse un ordine esecutivo che limitava l'uso di spyware da parte del governo federale. Lo stato attuale del contratto non è noto. Né Ice né Paragon hanno risposto alle domande del Guardian sul contratto
Si riuscirà a fare pieno luce su questi casi?
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