Cosenza, colpi di pistola contro un inviato TV: paura per il giornalista e la troupe
Momenti di forte tensione a Cosenza, dove il giornalista Vincenzo Rubano e la troupe di Pomeriggio Cinque sono stati vittime di un’aggressione a colpi di arma da fuoco mentre stavano realizzando un servizio su un delicato caso di presunti maltrattamenti familiari.
Il reporter si trovava nella cittadina calabrese per seguire la storia di due fratellini che, secondo le denunce, avrebbero subito abusi all'interno del contesto familiare. Negli ultimi giorni, il caso ha acceso un forte dibattito pubblico e ha portato all'intervento delle autorità giudiziarie, che hanno disposto l'allontanamento dei bambini dai presunti responsabili.
La situazione è precipitata quando Rubano, nel tentativo di ottenere una dichiarazione dal padre biologico dei piccoli, si è avvicinato all’abitazione dell’uomo. Improvvisamente, dalla finestra della casa sono partiti alcuni colpi di pistola. Il giornalista e il team televisivo, colti di sorpresa, si sono immediatamente allontanati per mettersi in salvo. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito, ma l'episodio ha scosso profondamente tutti i presenti.
L’agguato ha avuto un forte impatto anche dal punto di vista mediatico. Il giornalista ha raccontato la dinamica dell’accaduto, sottolineando la crescente tensione attorno al caso e il clima ostile in cui si sta sviluppando l’inchiesta. Nei giorni precedenti, la madre e la nonna dei due bambini avevano rilasciato dichiarazioni pubbliche respingendo le accuse di maltrattamenti e sostenendo che molte informazioni sul caso sarebbero state gonfiate o travisate.
Le forze dell’ordine hanno avviato indagini per ricostruire con esattezza quanto accaduto e individuare i responsabili dell'attacco. Nel frattempo, il giornalista e la troupe sono stati posti sotto tutela per garantire la loro sicurezza.
L'episodio ha riacceso il dibattito sulla libertà di stampa e sulle difficoltà che i cronisti affrontano nel documentare fatti di cronaca in contesti particolarmente tesi.
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