Foggia, tentativo di evasione sventato e scontri in carcere: la crescente emergenza sicurezza - NOC Press

Foggia, tentativo di evasione sventato e scontri in carcere: la crescente emergenza sicurezza




Il 11 febbraio 2025, il carcere di Foggia è stato teatro di un tentativo di evasione che ha messo in luce, ancora una volta, le difficoltà nel gestire la sicurezza all'interno degli istituti penitenziari. Un detenuto straniero ha provato a scavalcare la recinzione del cortile passeggi, ma il suo piano è stato presto ostacolato dall'intervento tempestivo delle forze di polizia penitenziaria.

Nonostante l'atto di resistenza, con il detenuto che cercava di barricarsi in un vano adiacente e lanciava oggetti come mattoni e piastrelle contro gli agenti, la situazione è stata rapidamente domata. Le forze dell'ordine sono riuscite a bloccarlo e a evitare che la sua fuga potesse avere successo. Un episodio che testimonia la pericolosità delle dinamiche carcerarie, ma anche l'efficacia del personale nel gestire situazioni critiche.

Nella stessa giornata, l'allerta non si è conclusa con l'arresto del fuggitivo. Alle 22:30, un altro episodio ha sconvolto la tranquillità del carcere: l'arrivo di droni ha fatto scattare un nuovo allarme. Durante una serie di perquisizioni, tre detenuti italiani sono stati sorpresi mentre ritiravano un pacco contenente droga e telefoni direttamente dalla finestra della loro cella. Alla vista degli agenti, la reazione è stata violenta. I detenuti hanno aggredito il personale penitenziario, ferendo diversi agenti che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche.

Oltre a questo, nel corso della giornata sono stati sequestrati tre telefoni cellulari, strumenti illegali che dimostrano come il controllo all'interno delle carceri sia continuamente messo alla prova da chi cerca di sfuggire alla sorveglianza. Questi eventi hanno sollevato preoccupazioni sul livello di sicurezza e sulla crescente difficoltà nel mantenere l'ordine, soprattutto in un contesto di personale sottodimensionato.

Gennaro Ricci, Segretario Regionale della CGIL Polizia Penitenziaria per la Puglia, ha espresso il suo supporto agli agenti coinvolti, lodando la loro prontezza e professionalità. Tuttavia, ha sottolineato l'urgenza di risorse adeguate e di un supporto concreto per il personale penitenziario, la cui carenza rende ogni intervento più difficile e rischioso.

La situazione al carcere di Foggia è emblematica di una realtà più ampia che riguarda la gestione del sistema carcerario in Italia. Gli episodi di violenza, le difficoltà nel monitorare i detenuti e l'uso di tecnologie come i droni per introdurre oggetti illegali nelle carceri sono segnali preoccupanti che richiedono una risposta pronta e una riforma adeguata. La sicurezza degli agenti e la gestione delle strutture penitenziarie sono temi che devono essere affrontati con urgenza per evitare che simili eventi possano verificarsi con maggiore frequenza.

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