Minacce e persecuzioni contro una maestra: coppia di genitori arrestata vicino Roma
Per mesi, una maestra di scuola elementare ha vissuto nel terrore, vittima di continue minacce e atti persecutori da parte di due genitori che la ritenevano responsabile del rendimento scolastico insoddisfacente del figlio. Insulti, pedinamenti e persino un’aggressione con un bastone hanno reso insostenibile il clima lavorativo della docente, costringendola infine a denunciare tutto ai carabinieri. Ora la coppia, un uomo di 44 anni e una donna di 48, è stata arrestata dai militari della stazione di Segni, nei pressi di Roma, con l’accusa di atti persecutori in concorso.
La denuncia e l’incubo quotidiano
La vicenda ha avuto inizio mesi fa, quando la maestra ha iniziato a subire episodi di intimidazione sempre più frequenti. I due genitori erano convinti che l’insegnante penalizzasse ingiustamente il loro figlio, compromettendo il suo percorso scolastico. La madre, in particolare, avrebbe mostrato un atteggiamento sempre più aggressivo, trasformando ogni confronto in uno scontro verbale carico di tensione.
Il 20 dicembre, ormai esausta e spaventata, la maestra ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, denunciando di essere vittima di un’escalation di minacce e comportamenti intimidatori. Il racconto della docente ha rivelato una realtà inquietante: la donna non solo veniva insultata pubblicamente e attaccata verbalmente all’interno dell’istituto, ma veniva anche seguita fino a casa, un comportamento che le aveva causato un profondo stato d’ansia e paura.
Minacce, pedinamenti e un bastone brandito
Uno degli episodi più gravi risale a metà ottobre, quando la madre del bambino si è presentata a scuola per un colloquio con la maestra. Inizialmente con il pretesto di un confronto, la donna ha rapidamente alzato la voce, intimando all’insegnante di non rimproverare più il figlio. Poco dopo, il marito della donna ha atteso la maestra fuori dall’edificio, pedinandola fino alla sua abitazione e rivolgendole minacce con un tono intimidatorio.
A partire da quel momento, la docente ha iniziato a temere seriamente per la propria incolumità . Per precauzione, ha iniziato a farsi accompagnare a casa dalle colleghe, evitando di uscire da sola. Ma il clima di paura non si è fermato: le aggressioni verbali sono continuate fino al 19 dicembre, quando si è verificato l’episodio più allarmante. Secondo la denuncia, la madre dell’alunno si sarebbe presentata davanti alla maestra brandendo un bastone, minacciandola apertamente. Questo atto di violenza ha rappresentato il punto di rottura, spingendo l’insegnante a rivolgersi immediatamente alle autorità .
L’arresto e le misure cautelari
Sulla base della denuncia e delle prove raccolte, il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti dei due genitori l’applicazione del braccialetto elettronico e il divieto assoluto di avvicinarsi alla maestra o ai luoghi da lei frequentati, come la scuola e l’abitazione. Le autorità hanno ritenuto necessario adottare misure restrittive per impedire che la situazione degenerasse ulteriormente.
Il caso solleva interrogativi importanti sulla sicurezza degli insegnanti all’interno degli istituti scolastici e sulla gestione dei conflitti tra scuola e famiglia. Episodi di questo tipo mettono in evidenza la necessità di proteggere il personale docente da comportamenti aggressivi e minacciosi, garantendo un ambiente sereno per l’educazione e la crescita degli studenti.
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