Oggi 10 Febbraio, giornata del ricordo delle foibe
Oggi, l'Italia commemora le vittime delle foibe, una tragedia storica spesso trascurata ma che ha segnato profondamente le comunità del confine orientale italiano. Questa data è stata istituita come la Giornata del Ricordo nel 2004, con l'intento di mantenere viva la memoria degli italiani che, tra il 1943 e il 1945, furono vittime di violenze inaudite, perpetrate principalmente da partigiani jugoslavi.
Le foibe sono cavità naturali, ma nella memoria storica collettiva sono diventate simbolo di una delle atrocità più dolorose di quel periodo. Migliaia di italiani, tra cui uomini, donne e bambini, furono gettati in questi abissi dopo essere stati arrestati, torturati e uccisi senza processo, in una spietata epurazione etnica. La causa di queste violenze risiedeva nella complessa contesa territoriale che seguì alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando l'Italia si vide costretta a cedere numerosi territori alla Jugoslavia.
Oltre alle vittime delle foibe, la Giornata del Ricordo rende omaggio anche all'esodo forzato delle popolazioni giuliano-dalmate, che furono costrette a lasciare le loro terre, abbandonando case, terre e tradizioni, in un esodo che segnò il destino di intere famiglie. Un popolo che, purtroppo, non trovò un accoglimento adeguato e che, per decenni, ha vissuto nell'oblio e nell'indifferenza.
Ricordare le foibe e l'esodo non è solo un atto di giustizia storica, ma anche un impegno per costruire un futuro di pace, rispetto e solidarietà . La memoria di questi eventi, pur dolorosa, deve servire come monito contro ogni forma di violenza, intolleranza e odio che ancora oggi affliggono troppe terre del mondo. Oggi, con rispetto e determinazione, ricordiamo le vittime di un conflitto che ha travolto molte vite innocenti, affinché il loro sacrificio non venga dimenticato.
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