Rocco Maruotti: il magistrato foggiano è il nuovo segretario generale dell’ANM, tra rigore e impegno per la giustizia - NOC Press

Rocco Maruotti: il magistrato foggiano è il nuovo segretario generale dell’ANM, tra rigore e impegno per la giustizia

 


L'8 febbraio 2025 è stata eletta la nuova Giunta esecutiva centrale dell'Associazione Nazionale Magistrati. Come nuovo presidente è stato eletto il dott. Cesare Parodi; succede al dott. Giuseppe Santalucia e guiderà l’associazione per i prossimi anni. Contestualmente è stata eletta la nuova Giunta Esecutiva Centrale dell'ANM, cui fa parte il dott.Rocco Maruotti, foggiano.
 
Gli incarichi
  • Presidente: Cesare Parodi
  • Segretario Generale: Rocco Maruotti
  • Vicepresidente: Marcello De Chiara
  • Vicesegretario Generale: Stefano Celli
  • Coordinatore dell'Ufficio Sindacale: Giuseppe Tango
  • Direttore de "La Magistratura": Monica Mastrandrea
  • Componenti della giunta esecutiva: Chiara Salvatori, Paola Cervo, Sergio Rossetti e Dora Bonifacio.
 
Un magistrato al servizio del Paese

Rocco Maruotti non è solo un magistrato di grande esperienza, ma anche un uomo profondamente legato alle sue origini. Nato nel 1977 a Sant’Agata di Puglia (detta anche la "Loggia delle Puglie" piccola roccaforte dell'Impero Romano), in provincia di Foggia, ha sempre portato con sé i valori della sua terra, fatti di impegno, determinazione e rispetto per la legalità. Oggi, il suo percorso lo ha condotto a un traguardo prestigioso: è stato eletto segretario generale dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), ottenendo un ampio consenso all’interno della corrente progressista "Area". Un risultato che non è solo un riconoscimento per la sua carriera, ma anche un motivo di orgoglio per la comunità foggiana, che vede uno dei suoi figli più illustri raggiungere un ruolo di primo piano nella giustizia italiana.

Dalle aule di giustizia al cuore delle istituzioni

Maruotti ha costruito la sua carriera con dedizione e senso di responsabilità. Attualmente sostituto procuratore a Rieti, il suo nome è legato a una delle pagine più drammatiche della storia recente del Paese: il terremoto di Amatrice del 2016. Fu proprio lui a coordinare le indagini per accertare le responsabilità dietro la devastazione che colpì il Centro Italia, lavorando con fermezza per garantire giustizia alle vittime e alle loro famiglie.

La sua carriera è stata segnata da una ricerca costante della verità e da un profondo rispetto per il ruolo della magistratura nella società. Questo rigore, unito a una grande indipendenza di pensiero, gli ha permesso di conquistare la fiducia dei colleghi, che lo hanno scelto per guidare una delle associazioni più influenti nel panorama giudiziario italiano.

Un legame indissolubile con Foggia e la Capitanata

Nonostante gli impegni professionali, Maruotti non ha mai dimenticato le sue radici. Il legame con la Capitanata è forte e autentico: ha studiato al Liceo "Lanza" di Foggia e, negli anni, ha anche insegnato all’Università del capoluogo, contribuendo alla crescita di nuove generazioni di giuristi. La sua famiglia e sua moglie, anch’essa foggiana, rappresentano un ponte solido con la terra d’origine, che continua a frequentare assiduamente, trascorrendo le estati a Peschici.

Questo legame con il territorio è un elemento distintivo della sua personalità: non è solo un magistrato, ma anche un uomo che porta con sé i valori della sua terra, dove la giustizia è spesso vista come un baluardo di speranza in una realtà complessa.

Una sfida in un periodo cruciale per la magistratura

L’elezione di Rocco Maruotti alla guida dell’ANM avviene in un momento particolarmente delicato per la magistratura italiana. Il rapporto tra giustizia e politica è al centro di un acceso dibattito, e il ruolo dei magistrati è sempre più scrutinato dall’opinione pubblica. La sua nomina, accanto a quella di Cesare Parodi come presidente dell’ANM, rappresenta un equilibrio tra diverse sensibilità all’interno dell’associazione, segnando una fase di transizione importante.

Per la città di Foggia e per l’intera provincia, il successo di Maruotti è una testimonianza del valore della formazione giuridica locale e della capacità dei suoi professionisti di affermarsi nei contesti più prestigiosi. La sua elezione è un segnale chiaro: la giustizia italiana ha bisogno di figure autorevoli, indipendenti e capaci di mantenere saldo il principio dell’imparzialità, in un periodo in cui la fiducia dei cittadini nelle istituzioni è più che mai fondamentale.

Con il suo nuovo incarico, Maruotti si prepara ad affrontare sfide decisive, consapevole della responsabilità che questo ruolo comporta. Il suo percorso dimostra che, con impegno e determinazione, è possibile affermarsi senza dimenticare mai da dove si è partiti.

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