Sanità, FDI: "Abbiamo presentato una Pdl per riconoscere la figura di soccorritore e autista dell'emergenza urgenza"
Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia (capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Tommaso Scatigna e Tonia Spina) vogliono provare a migliorare il sistema
“Giace da due anni in chissà quale cassetto una nostra Proposta di Legge - Nuova riorganizzazione della rete emergenza-urgenza e riconoscimento della figura del soccorritore e autista soccorritore – che si proponeva di riorganizzare e migliorare il sistema.
In Puglia con una decisione della Giunta, guidata da Nichi Vendola, del 28 ottobre 2014, è stata approvata una prima riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza, articolata in rete dell’emergenza-urgenza territoriale con postazioni territoriali e centrali 118 e ospedaliera.
La nostra PdL ridisegna la rete ponendo fra le sue prime azioni quella dell’istituzione del Dipartimento regionale interaziendale territoriale del 118 come settore unico di riferimento per l’area dell’emergenza-urgenza sanitaria. Inoltre la PdL interesserebbe nello specifico la riorganizzazione in hub e spoke.
“Con questa PdL diamo l’inizio ad una nuova centralità alla rete dell’emergenza-urgenza, passando per il riconoscimento della figura del soccorritore e dell’autista soccorritore, per troppe volte annunciato, un atto dovuto, pieno di significati per operatori che ante Covid, non venivano considerati fondamentali nel sistema sanitario e che si sono dimostrati indispensabili per la tenuta dell’intero sistema del nostro territorio
La conoscenza del territorio, la dotazione di risorse, l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, l’interconnessione con associazioni e istituzioni, il numero unico, la possibilità di disporre di notizie, e trasferire le informazioni, comunicare in tempo reale, coordinare i mezzi, sarebbero centrali nel nuovo sistema che renderebbe possibile una grande capacità di flessibilità e adattabilità, fondamentali per interventi.
Invece, il sistema radicato su tutto il territorio regionale negli ultimi anni ha visto un sistematico depotenziamento, con la progressiva desertificazione della presenza a bordo dei mezzi di soccorso del 118 di personale sanitario medico e infermieristico".
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