Chiamate truffa: se rispondi 'Sì', puoi perdere soldi, ecco perché - NOC Press

Chiamate truffa: se rispondi 'Sì', puoi perdere soldi, ecco perché

 




Negli ultimi mesi si è diffusa una nuova truffa telefonica che sfrutta un meccanismo tanto semplice quanto pericoloso: far pronunciare alla vittima la parola "Sì" durante la chiamata. Questo metodo, noto anche come "Yes Scam", è stato segnalato in diverse regioni italiane e ha già mietuto numerose vittime. Ecco come funziona e come difendersi.
Come funziona la truffa

I truffatori chiamano fingendosi operatori di servizi noti, come banche, compagnie telefoniche o fornitori di energia. La telefonata può iniziare con una domanda apparentemente innocua, come:

  • "Buongiorno, mi sente bene?"
  • "Salve, lei è il signor/a [tuo nome]?"
  • "Possiamo confermare che il suo abbonamento è ancora attivo?"

L'obiettivo è far dire alla vittima la parola "Sì", che verrà registrata e successivamente manipolata per simulare l'accettazione di contratti o autorizzazioni a spese non richieste.

Perché la parola "Sì" è pericolosa

I truffatori utilizzano il tuo "Sì" registrato per:

  • Autorizzare addebiti illeciti su conti bancari o carte di credito.
  • Attivare servizi non richiesti.
  • Manipolare registrazioni vocali per confermare la stipula di contratti fasulli.

Sebbene in Italia un contratto richieda firme o documentazioni scritte, il raggiro può comunque creare problemi burocratici e rendere difficile dimostrare la propria estraneità.

Come difendersi

Per evitare di cadere nella truffa del "Sì", segui queste precauzioni:

  • Non rispondere direttamente "Sì" a domande sospette. Se qualcuno chiede "Mi sente bene?", rispondi piuttosto con un generico "Chi parla?" o "Cosa desidera?"
  • Verifica l'identità del chiamante. Se ricevi una telefonata da una presunta azienda, interrompi la conversazione e richiama il servizio clienti ufficiale per confermare l'autenticità della chiamata.
  • Non condividere mai dati personali o bancari per telefono. Nessuna azienda seria chiederà informazioni sensibili tramite chiamata improvvisa.
  • Blocca i numeri sospetti. Se ricevi una chiamata dubbia, segnala il numero e bloccalo sul tuo dispositivo.
  • Segnala la truffa alle autorità. Se sospetti di essere stato vittima di una truffa telefonica, denuncia l'accaduto alla Polizia Postale o al Garante per la Protezione dei Dati Personali.

Cosa fare se hai già detto "Sì"

Se hai risposto "Sì" a una chiamata sospetta:

  • Contatta immediatamente la tua banca per bloccare eventuali movimenti sospetti.
  • Verifica le tue bollette e i tuoi abbonamenti per individuare spese anomale.
  • Denuncia l'accaduto presso le autorità competenti per evitare ulteriori problemi.


Note di Redazione

La truffa del "Sì" si basa su tecniche manipolative che possono ingannare chiunque. La miglior difesa è la consapevolezza: rispondere con cautela alle telefonate e mantenere sempre alta la guardia. Resta informato e proteggi te stesso e i tuoi cari da questa nuova minaccia.

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