Italia "Sotto scossa": perché si stanno verificando così tanti terremoti? - NOC Press

Italia "Sotto scossa": perché si stanno verificando così tanti terremoti?




Negli ultimi mesi, il territorio italiano è stato scosso da un'intensa attività sismica, suscitando timori tra la popolazione e accendendo l'attenzione degli esperti. Secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), nel solo mese di febbraio 2025 si sono registrati ben 1.504 terremoti, con una media di oltre 50 scosse al giorno. Un dato preoccupante se si considera che nel mese precedente la media era di circa 38 eventi giornalieri.

Perché si stanno verificando così tanti terremoti?

Gli esperti sottolineano che questo aumento è legato in parte a uno sciame sismico particolarmente intenso nell'area dei Campi Flegrei, una vasta caldera vulcanica situata nei pressi di Napoli. Questo fenomeno, noto come "bradisismo", è caratterizzato dal lento sollevamento e abbassamento del suolo causato dai movimenti del magma sottostante. La fase attuale di sollevamento, in corso da mesi, ha innescato centinaia di scosse sismiche, alcune delle quali avvertite distintamente dalla popolazione.

In particolare, tra il 13 e il 18 marzo 2025 si sono verificati diversi terremoti significativi che hanno interessato varie regioni del Sud Italia:

  • 13 marzo: Una scossa di magnitudo 4.4 ha colpito i Campi Flegrei, seguita da un'altra di magnitudo 3.5 nello Stretto di Messina.
  • 14 marzo: Un sisma di magnitudo 4.8 ha interessato la costa del Gargano, avvertito anche nelle regioni limitrofe.
  • 15 marzo: Un terremoto di magnitudo 4.1 ha scosso l'arcipelago delle Isole Egadi, percepito nella Sicilia occidentale.
  • 17 marzo: La provincia di Catanzaro è stata colpita da una scossa con epicentro nel comune di Tiriolo, parte di uno sciame sismico in corso dalla fine di febbraio.
  • 18 marzo: Un sisma di magnitudo 4.2 ha colpito la Basilicata, con epicentro nel comune di Vaglio Basilicata, vicino a Potenza.

Cosa dicono gli esperti?

Nonostante l'aumento del numero di terremoti possa sembrare allarmante, non rappresenta necessariamente una variazione significativa nella dinamica geologica del Paese. Gli esperti spiegano che la distribuzione dell'energia sismica tende a mantenersi costante nel tempo, anche se a volte si manifesta con un maggior numero di eventi ravvicinati.

I terremoti sono spesso il risultato del rilascio graduale di energia accumulata lungo le faglie tettoniche, che si attivano periodicamente. L'Italia, trovandosi in una zona di convergenza tra la placca africana e quella eurasiatica, è naturalmente soggetta a una sismicità elevata. Alcuni scienziati evidenziano come la recente intensificazione possa essere dovuta anche a variazioni nella pressione sotterranea o a spostamenti di masse magmatiche, specialmente in aree vulcaniche come i Campi Flegrei.

Non va inoltre escluso l'impatto del cosiddetto "effetto domino", ossia una serie di scosse di moderata intensità che favoriscono il rilascio di energia in zone limitrofe, aumentando temporaneamente l'attività sismica.

La prevenzione resta fondamentale

L'Italia è un territorio ad alto rischio sismico e, sebbene l'aumento delle scosse rientri in una dinamica geologica complessa, l'importanza della prevenzione resta cruciale. La sensibilizzazione della popolazione, la messa in sicurezza degli edifici e una preparazione costante sono strumenti fondamentali per mitigare i danni e proteggere le comunità nelle aree più vulnerabili.

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