L’Agenzia delle Entrate rinnova il ricordo di Francesco Marcone. - NOC Press

L’Agenzia delle Entrate rinnova il ricordo di Francesco Marcone.

 




L’Agenzia delle Entrate ricorda Francesco Marcone, direttore dell’ufficio del Registro di Foggia ucciso il 31 marzo 1995 per aver detto “no” al malaffare. 

Nel giorno del trentesimo anniversario, il direttore dell’Agenzia, Vincenzo Carbone, insieme ai rappresentanti della direzione regionale e provinciale e a numerosi dipendenti e cittadini hanno voluto rendere omaggio al collega, esempio di integrità e coraggio. 

Alla cerimonia, tenutasi a Foggia, hanno preso parte i figli di Marcone, Daniela e Paolo, don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione “Libera”, il prefetto, Paolo Giovanni Grieco, il procuratore della Repubblica, Ludovico Vaccaro, e la sindaca della città, Maria Aida Episcopo.

“Lo Stato siamo noi” - Francesco Marcone era il direttore dell’ufficio del Registro di Foggia. Fu assassinato il 31 marzo 1995 per aver inviato un esposto alla Procura della Repubblica contro un giro di malaffare messo in atto da falsi mediatori, che promettevano il rapido disbrigo di pratiche d’ufficio. 

A pochi giorni dalla coraggiosa denuncia, fu colpito mentre apriva il portone di casa: aveva 57 anni, una moglie e due figli, ai quali ripeteva “lo Stato siamo noi”. Anche quest’anno, istituzioni e comunità civile si sono raccolti nel ricordo di questo uomo giusto che ha pagato con la vita la sua scelta coraggiosa e leale.

Un ricordo lungo 30 anni - La giornata è iniziata presso la Stele dedicata alla memoria di Marcone, nel piazzale adiacente gli uffici della Direzione provinciale delle Entrate di Foggia, dove è stata deposta una corona di fiori, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e cittadini. Le commemorazioni sono proseguite presso il Teatro comunale Umberto Giordano, dove le alunne e gli alunni di vari istituti scolastici hanno assistito allo spettacolo “Io sono Franco. Storia di Franco Marcone, un uomo normale”.

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