Lariocidina: una nuova frontiera nella lotta ai superbatteri
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( Modello stampato in 3D della lariocidina) |
Senza dubbio, in questi ultimi anni la resistenza agli antibiotici rappresenta una delle maggiori sfide per la medicina moderna. E dopo decenni di stallo nella scoperta di nuovi antibiotici, arriva un'importante innovazione dalla ricerca scientifica: stiamo parlando della lariocidina, un nuovo composto con un potenziale rivoluzionario.
Ma cosa è la lariocidina?
Si tratta di una nuova molecola antibiotica scoperta da un team di ricercatori canadesi e statunitensi, guidati da Gerry Wright della McMaster University in Ontario. Questa scoperta, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature il 26 marzo, rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro i batteri multiresistenti, noti come "superbatteri"
La scoperta potrebbe rappresentare la chiave di svolta per rispondere a un'esigenza ormai critica di nuovi farmaci antimicrobici, poiché batteri e altri microrganismi sviluppano nuovi modi per resistere ai farmaci esistenti.
"I nostri vecchi farmaci stanno diventando sempre meno efficaci perché i batteri stanno diventando sempre più resistenti a essi", spiega Wright, professore presso il dipartimento di biochimica e scienze biomediche della McMaster e ricercatore presso il Michael G. DeGroote Institute for Infectious Disease Research.
"Ogni anno circa 4,5 milioni di persone muoiono a causa di infezioni resistenti agli antibiotici, e la situazione non fa che peggiorare".
La nuova molecola, un peptide lazo, si lega direttamente al meccanismo di sintesi proteica di un batterio in un modo completamente nuovo rispetto ad altri antibiotici, inibendone la capacità di crescere e sopravvivere, hanno scoperto Wright e il suo team.
"Questa è una nuova molecola con una nuova modalità di azione", afferma Wright. "È un grande passo avanti per noi".
La lariocidina è prodotta da un tipo di batterio che i ricercatori hanno recuperato da un campione di terreno raccolto nel cortile di Hamilton.
Il team di ricerca ha lasciato che i batteri del suolo crescessero in laboratorio per circa un anno, il che ha contribuito a individuare anche specie a crescita lenta che altrimenti sarebbero potute passare inosservate.
Uno di questi batteri, il Paenibacillus, stava producendo una nuova sostanza con una forte attività contro altri batteri, compresi quelli solitamente resistenti agli antibiotici.
"Quando abbiamo capito come questa nuova molecola uccide altri batteri, è stato un momento di svolta", afferma Manoj Jangra, ricercatore post-dottorato nel laboratorio di Wright.
Oltre alla sua esclusiva modalità d'azione e alla sua attività contro batteri altrimenti resistenti ai farmaci, la lariocidina soddisfa molti requisiti: non è tossica per le cellule umane; non è suscettibile agli attuali meccanismi di resistenza agli antibiotici; e funziona bene anche in un modello animale di infezione.
Wright e il suo team sono ora concentrati sulla ricerca di modi per modificare la molecola e produrla in quantità sufficientemente grandi da consentirne lo sviluppo clinico.
Poiché questa nuova molecola è prodotta dai batteri (e "i batteri non sono interessati a creare nuovi farmaci per noi"), ci vorranno più tempo e risorse prima che la lariocidina sia pronta per il mercato, afferma Wright.
"La scoperta iniziale, il grande momento di rivelazione , è stata per noi sbalorditiva, ma ora inizia il vero duro lavoro", afferma Wright.
"Stiamo lavorando per smantellare questa molecola e rimetterla insieme per renderla un farmaco candidato migliore".
I primi studi hanno mostrato che la lariocidina può contrastare batteri pericolosi come Acinetobacter baumannii, uno dei principali responsabili delle infezioni ospedaliere resistenti ai trattamenti convenzionali. Nei test di laboratorio e su modelli animali, il nuovo antibiotico ha dimostrato un'elevata efficacia, aprendo la strada a futuri sviluppi clinici.
Nonostante i risultati promettenti, la lariocidina deve ancora superare diverse fasi di sperimentazione prima di poter essere utilizzata nell’uomo. I prossimi passi includono studi clinici per verificare sicurezza ed efficacia, oltre a investimenti per la produzione su larga scala.
In ogni caso, questa scoperta rappresenta un passo importante nella ricerca di nuove strategie per combattere l'antibiotico-resistenza, offrendo nuove speranze nella lotta contro le infezioni difficili da trattare.
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