Parrocchia di Vicofaro (Pistoia): dopo l'abbandono di qualsiasi intervento progettuale, la situazione è diventata tesa
Medici per i Diritti Umani, esprime profonda preoccupazione per la salute delle persone che, in assenza di alloggi dignitosi e di una adeguata accoglienza, si trovano a vivere a nella Parrocchia di Vicofaro.
La clinica mobile " Un Camper per i diritti" di Medici per i Diritti Umani interviene dal 2018 all’esterno della parrocchia operando in modo indipendente con un team multidisciplinare. L’obiettivo principale è fornire assistenza medica e svolgere un’importante attività di informazione e orientamento sui diritti, con particolare attenzione all’accesso ai servizi sanitari territoriali.
Ad oggi a Vicofaro vivono circa 150 persone provenienti principalmente dal Nordafrica e dall’Africa subsahariana in maggioranza di età compresa tra i 20 e i 35 anni.
Dopo l'abbandono di qualsiasi intervento progettuale e in particolare la conclusione della co-progettazione proposta dalla Società della Salute nel 2023 a seguito delle ordinanze di sgombero, la situazione a Vicofaro è diventata sempre più tesa. E ciò riflette l'assenza di cura di un territorio che non è intervenuto per molto tempo se non con interventi brevi tagliati a misura per rispondere alle situazioni di emergenza e di un sistema di prima accoglienza che non risponde adeguatamente alle necessità.
Gli operatori della clinica mobile di MEDU hanno assistito persone con gravi problematiche di salute, tra cui malattie croniche come diabete, epilessia e disturbi respiratori, condizioni che richiedono un ambiente adeguato per garantire il benessere e la cura necessaria. Ci sono inoltre persone con vulnerabilità psicologiche che restano invisibili e rimangono dimenticate. A queste se ne aggiungono altre bloccate dai tempi di rilascio del permesso di soggiorno, che non riescono a rinnovare i contratti di lavoro finendo nelle maglie dello sfruttamento lavorativo. A ciò si aggiunge l'emergenza abitativa che rende impossibile trovare un affitto se sei straniero, anche se hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Medici per i Diritti Umani rinnova l'appello alle istituzioni di una presa in carico delle persone che abitano nella parrocchia di Vicofaro con particolare attenzione alle persone fragili da parte dei servizi socio-sanitari territoriali, nonché di un inserimento stabile nel sistema di accoglienza, che tenga conto delle vulnerabilità sanitarie e psicologiche delle persone che vivono in questo contesto.
Inoltre, richiede che il trasferimento, avviato in questi giorni con gli inserimenti in CAS da parte della Prefettura a seguito delle recenti tensioni, venga svolto in modo progettuale e sinergico. La richiesta è di attuare un intervento che non sia temporaneo ed emergenziale, ma pensato e strutturato per favorire percorsi di inclusione che coinvolgano i servizi del territorio in sinergia con il terzo settore e le realtà locali che da tempo conoscono il contesto, al fine di proporre soluzioni alternative che tengano conto delle vulnerabilità socio-sanitarie e delle condizioni lavorative delle persone coinvolte.
Medici per i Diritti Umani è pronta a collaborare con ogni iniziativa che operi per il raggiungimento di questo obiettivo e adotti questo approccio, al fine di migliorare le prospettive di inserimento sociale degli abitanti di Vicofaro.
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