Splendido: “Dossier Idos non fotografa la realtà degli stranieri. Resto sconcertato” - NOC Press

Splendido: “Dossier Idos non fotografa la realtà degli stranieri. Resto sconcertato”

(Dossier statistico immigrazione)

 


Comunicato a cura del consigliere regionale della Lega, Joseph Splendido


“Spiace dirlo ma evidentemente il “Dossier statistico immigrazione 2024” presentato a Manfredonia dal Centro Studi e Ricerche Idos contiene analisi e resoconti che confliggono apertamente con la realtà dei fatti. 

In quel rapporto si legge che la Puglia per gli stranieri che giungono nella nostra amata terra non sarebbe più terra di passaggio, di transito, ma luogo in cui vivere, lavorare, studiare, realizzarsi, contribuendo attivamente al tessuto socio-economico dei territori anche se non ancora del tutto integrati. Resto sconcertato perché tutti sanno che, non solo in provincia di Foggia, la realtà è completamente diversa”. 

Il consigliere regionale della Lega, Joseph Splendido, interviene stigmatizzando la realtà che viene fotografata dal 34esimo dossier curato dal Centro studi Idos. 

“Quando si scrive che non vi è alcuna invasione, si rappresenta qualcosa che è al di fuori da ciò cui assistiamo ogni giorno. Non è questa la realtà – dichiara ancora Splendido - la realtà è quella delle campagne pugliesi, la realtà è nei ghetti, la realtà è all’interno ed all’esterno delle stazioni, la realtà è nell’invasione di persone sprovviste di documenti d’identità che bivaccano, perciò sconosciuti. Sono spesso soggetti che per vivere compiono atti delinquenziali, spacciano sostanze stupefacenti, sfruttano la prostituzione, rubano”. 

Il consigliere regionale sottolinea che “questa fotografia scattata in questo dossier è sicuramente scattata con una vecchia macchina fotografica che ormai non riesce più a far emergere ed evidenziare immagini nitide; sono solo sfocate e relative ad un passato che non esiste più anzi che non è mai esistito ”. 

L’analisi impietosa della realtà di Splendido: “oggi abbiamo commercianti di esseri umani e società cooperative gestite dalla sinistra che incassano somme e costringono noi italiani a subire questa vera e propria invasione”. 

Conclude: “ben vengano stranieri con documenti regolari che sono qui per lavoro, non usiamo la xenofobia e il razzismo come alibi e pretesto per giustificare una situazione non più tollerabile".

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