Trump sconvolge l'occidente: la frattura storica tra USA e UE che cambia il mondo - NOC Press

Trump sconvolge l'occidente: la frattura storica tra USA e UE che cambia il mondo

 



Trump e l’Europa: il gelo transatlantico che cambia gli equilibri globali


L’alleanza tra Stati Uniti e Unione Europea, a lungo considerata un pilastro della stabilità mondiale, sta attraversando una delle sue crisi più profonde. Per decenni, Washington e Bruxelles hanno condiviso strategie e visioni comuni, ma l’approccio nazionalista e diretto del presidente Donald Trump sta ridefinendo questi equilibri.

Dall’inizio del suo secondo mandato non consecutivo, Trump ha adottato una politica estera che ha spiazzato molti osservatori. Dalla gestione della crisi in Medio Oriente alla questione ucraina, le sue mosse hanno destabilizzato l’assetto geopolitico tradizionale. Se in passato gli Stati Uniti venivano spesso accusati di fomentare conflitti per mantenere la loro leadership globale, oggi la Casa Bianca sembra voler cambiare rotta, presentandosi come l’artefice di un nuovo ordine basato su accordi bilaterali e sulla riduzione dell’intervento diretto nei conflitti.

Ma questo cambio di passo sta creando tensioni con l’Unione Europea. Nel suo discorso inaugurale, Trump ha dichiarato: "Vogliamo riportare forza, pace e stabilità nel mondo". Tuttavia, questa retorica arriva in un momento in cui gli Stati Uniti stanno perdendo credibilità come alleato affidabile. La distanza con l’Europa è sempre più evidente, e Trump non ha mai nascosto il suo scetticismo nei confronti dell’UE. In una delle prime riunioni di gabinetto del suo nuovo mandato, ha affermato senza mezzi termini: "L’Unione Europea è nata per approfittarsi degli Stati Uniti, e ci è riuscita benissimo".

Il segnale più forte di questa frattura è arrivato con il voto contrario degli Stati Uniti a una risoluzione ONU che attribuiva a Mosca la responsabilità del conflitto in Ucraina. Una scelta che ha spiazzato non solo Kiev, ma anche le capitali europee. A peggiorare il clima, il vicepresidente JD Vance ha accusato i governi europei di soffocare la democrazia, ignorare le preoccupazioni dei cittadini sull’immigrazione e usare i fondi americani per rafforzare le proprie economie e capacità militari.

A rendere il tutto ancora più teso è stata la decisione di Washington di negoziare direttamente con la Russia sulla guerra in Ucraina, escludendo l’UE dal tavolo delle trattative. Un segnale chiaro: gli Stati Uniti stanno ridefinendo le loro priorità, lasciando l’Europa sempre più in disparte. Inoltre, la scoperta di un accordo segreto tra USA e Ucraina per lo sfruttamento delle risorse minerarie ha ulteriormente inasprito gli animi a Bruxelles.

Di fronte a questa nuova realtà, i leader europei si dividono tra chi critica apertamente Trump e chi cerca di mantenere aperto il dialogo. Il presidente francese Emmanuel Macron, ad esempio, ha tenuto una conferenza stampa con Trump alla Casa Bianca, dichiarando: "L’Europa deve fare di più per la propria sicurezza, senza pesare sugli Stati Uniti". Un chiaro tentativo di mediazione, ma anche un riconoscimento implicito della nuova postura americana.

A inasprire ulteriormente i rapporti è arrivata poi la decisione di Trump di imporre una tariffa del 25% sui prodotti europei. Un colpo durissimo per l’economia dell’UE, che ha immediatamente risposto attraverso la Commissione Europea: "Reagiremo con fermezza contro qualsiasi barriera ingiustificata al commercio".

Mentre la distanza tra le due sponde dell’Atlantico cresce, il mondo assiste a un cambiamento epocale. Gli Stati Uniti rischiano di perdere il ruolo di leader indiscusso, mentre Russia e Cina osservano con attenzione, pronte a sfruttare le divisioni tra Washington e Bruxelles. Per l’Europa, il dilemma è chiaro: restare ancorata a un’alleanza sempre più fragile o esplorare nuove strategie per tutelare i propri interessi.

Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.