“Bacche Rosse”, i ricordi di Graziana di Nunzio a Torremaggiore
Bacche rosse è l'opera d'esordio di Graziana di Nunzio, un'artista originaria di San Severo che si presenta al pubblico con un progetto articolato, che unisce narrativa, illustrazione, audiolibro e canzone.
La presentazione del libro avverrà questo pomeriggio, 04 aprile 2025, a Torremaggiore presso la saletta museale del Castello Ducale, alle ore 18:30. Interverrà l’autrice in compagnia di esponenti delle istituzioni.
Questo libro si configura come un caleidoscopio di idee, emozioni e ricordi, tracciando il percorso della vita dell'autrice dalla sua infanzia trascorsa con i nonni, attraverso l'adolescenza, fino a toccare la maturità raggiunta con il matrimonio e la maternità.
Le stagioni che segnano i riti contadini, la bellezza della campagna, le conserve fatte in casa, le feste popolari e il mercato, insieme a un'attenzione per il quotidiano e le piccole cose, sono solo alcuni degli elementi che tessono un diario autobiografico e familiare. Questo racconto ricostruisce un tempo perduto con fervore, grazie anche alle illustrazioni realizzate dalla stessa autrice.
Scritto in un arco di novanta giorni, Bacche rosse diventa un ponte verso la voglia di vivere dell'autrice, uno sguardo sul mondo che ha sempre custodito nel cuore e che finalmente trova la forza di esprimere, insieme all'amore per la sua terra.
La scrittura è ricca di descrizioni evocative e riflessioni profonde, in cui il mondo si riduce a dimensioni intime, per poi esplodere nella grandezza della meraviglia e dello stupore che solo gli occhi di un bambino sanno conservare.
Graziana di Nunzio adotta uno sguardo contemplativo, capace di penetrare la realtà e rivelare il mondo che si cela dietro ogni dettaglio, raggiungendo la luce e la poesia dell'esistenza.
Una bellezza da riscoprire e trattenere, in un tentativo di salvaguardarla dalle inesorabili maglie del tempo. Un passato che, pur portando con sé la nostalgia, viene rielaborato e vissuto nel presente, rivelando le emozioni che può ancora offrirci.
Centrale è la consapevolezza dei cinque sensi, che per l'autrice rappresentano un mezzo fondamentale di esplorazione e introspezione, sia nel mondo interiore che in quello esteriore. Questa forza le consente di risalire e rivivere il passato, proiettandolo nel presente, e di realizzare un raro equilibrio temporale ed esistenziale.
Bacche rosse è pubblicato in self-publishing, garantendo così l'assoluta unicità di un progetto che include non solo il libro fisico, ma anche un audiolibro, con la lettura dell'autrice, e la canzone "RED BERRIES", con testi e voce di Graziana di Nunzio e musica di Edgardo Caputo, fino a giungere al deposito di un marchio d'impresa.
In attesa di future presentazioni letterarie, è possibile richiedere informazioni su Bacche rosse visitando la pagina Facebook dell'autrice.
Dal testo del libro: “Corro lungo la scalinata in un andirivieni di sali e scendi che solo i piedi agili di una bambina sanno percorrere con tale rapidità. Amo entrare dalla vetrina principale del pianterreno in modo trionfante, dando tormento a quella retina appesa, che inspiegabilmente porta con sé tanta ombra nonostante sia tutta traforata, lasciando passare il vento nei suoi ricami e gonfiandola come una vela.”
La presentazione del libro avverrà questo pomeriggio, 04 aprile 2025, a Torremaggiore presso la saletta museale del Castello Ducale, alle ore 18:30. Interverrà l’autrice in compagnia di esponenti delle istituzioni.
Questo libro si configura come un caleidoscopio di idee, emozioni e ricordi, tracciando il percorso della vita dell'autrice dalla sua infanzia trascorsa con i nonni, attraverso l'adolescenza, fino a toccare la maturità raggiunta con il matrimonio e la maternità.
Le stagioni che segnano i riti contadini, la bellezza della campagna, le conserve fatte in casa, le feste popolari e il mercato, insieme a un'attenzione per il quotidiano e le piccole cose, sono solo alcuni degli elementi che tessono un diario autobiografico e familiare. Questo racconto ricostruisce un tempo perduto con fervore, grazie anche alle illustrazioni realizzate dalla stessa autrice.
Scritto in un arco di novanta giorni, Bacche rosse diventa un ponte verso la voglia di vivere dell'autrice, uno sguardo sul mondo che ha sempre custodito nel cuore e che finalmente trova la forza di esprimere, insieme all'amore per la sua terra.
La scrittura è ricca di descrizioni evocative e riflessioni profonde, in cui il mondo si riduce a dimensioni intime, per poi esplodere nella grandezza della meraviglia e dello stupore che solo gli occhi di un bambino sanno conservare.
Graziana di Nunzio adotta uno sguardo contemplativo, capace di penetrare la realtà e rivelare il mondo che si cela dietro ogni dettaglio, raggiungendo la luce e la poesia dell'esistenza.
Una bellezza da riscoprire e trattenere, in un tentativo di salvaguardarla dalle inesorabili maglie del tempo. Un passato che, pur portando con sé la nostalgia, viene rielaborato e vissuto nel presente, rivelando le emozioni che può ancora offrirci.
Centrale è la consapevolezza dei cinque sensi, che per l'autrice rappresentano un mezzo fondamentale di esplorazione e introspezione, sia nel mondo interiore che in quello esteriore. Questa forza le consente di risalire e rivivere il passato, proiettandolo nel presente, e di realizzare un raro equilibrio temporale ed esistenziale.
Bacche rosse è pubblicato in self-publishing, garantendo così l'assoluta unicità di un progetto che include non solo il libro fisico, ma anche un audiolibro, con la lettura dell'autrice, e la canzone "RED BERRIES", con testi e voce di Graziana di Nunzio e musica di Edgardo Caputo, fino a giungere al deposito di un marchio d'impresa.
In attesa di future presentazioni letterarie, è possibile richiedere informazioni su Bacche rosse visitando la pagina Facebook dell'autrice.
Dal testo del libro: “Corro lungo la scalinata in un andirivieni di sali e scendi che solo i piedi agili di una bambina sanno percorrere con tale rapidità. Amo entrare dalla vetrina principale del pianterreno in modo trionfante, dando tormento a quella retina appesa, che inspiegabilmente porta con sé tanta ombra nonostante sia tutta traforata, lasciando passare il vento nei suoi ricami e gonfiandola come una vela.”
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