Il cardinale Angelo Becciu rinuncia al conclave del 2025 - NOC Press

Il cardinale Angelo Becciu rinuncia al conclave del 2025

 



A pochi giorni dall’inizio del conclave convocato per eleggere il successore di Papa Francesco, scomparso il 21 aprile 2025, il cardinale Angelo Becciu ha annunciato ufficialmente la sua rinuncia alla partecipazione. Una decisione che arriva al termine di una lunga vicenda giudiziaria e istituzionale, che ha suscitato forte attenzione dentro e fuori il Vaticano.

Lo annuncia il cardinale con una dichiarazione: “Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza”.

Ricordiamo che Angelo Becciu, sardo, classe 1948, è stato un importante esponente della Curia Romana. Ha ricoperto incarichi di rilievo, tra cui quello di Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e, successivamente, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. È stato creato cardinale da Papa Francesco nel 2018.

Nel 2020, Becciu è stato coinvolto in un'inchiesta giudiziaria vaticana legata a presunti abusi nella gestione di fondi della Santa Sede, in particolare per un controverso investimento immobiliare a Londra. A settembre dello stesso anno, Papa Francesco ha accettato le sue dimissioni e gli ha revocato i diritti connessi al cardinalato, pur lasciandogli il titolo onorifico.

Nel dicembre 2023, Becciu è stato condannato in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione per peculato e truffa ai danni del Vaticano. Il procedimento è ancora in fase di appello, e Becciu continua a dichiararsi innocente.

Nonostante le sanzioni subite, Becciu aveva sostenuto di poter partecipare al conclave del 7 maggio 2025. Secondo quanto da lui riferito, Papa Francesco gli avrebbe concesso verbalmente il permesso di partecipare al futuro conclave, in segno di fiducia e riconciliazione.

Tuttavia, nei giorni successivi alla morte del Pontefice, sono emersi due documenti scritti, firmati da Papa Francesco, che confermano esplicitamente l'esclusione di Becciu da ogni futuro conclave, in linea con la revoca dei suoi diritti cardinalizi del 2020. La presenza di queste lettere ha messo in discussione la validità delle precedenti dichiarazioni orali.

Becciu, dopo aver constatato il clima di tensione e incertezza attorno alla sua possibile presenza, ha deciso volontariamente di rinunciare alla partecipazione. 

Con la sua rinuncia, il numero dei cardinali elettori scende a 135. Questo rimane comunque superiore al limite “ideale” di 120 stabilito dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, ma è conforme al diritto canonico vigente.
Altri 2 cardinali, per problemi di salute hanno anticipato che non entreranno nel conclave per cui il numero definitivo diventa 133 dei cardinali elettori.


Il caso Becciu evidenzia la crescente necessità di regole chiare sulla partecipazione al conclave in caso di procedimenti penali in corso o sanzioni ecclesiastiche. 

Il Vaticano, nel frattempo, continua il proprio cammino verso una maggiore trasparenza nella gestione finanziaria, uno dei pilastri del pontificato di Papa Francesco.

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