RAEE in Puglia: miglioramenti nella raccolta nel 2024 - NOC Press

RAEE in Puglia: miglioramenti nella raccolta nel 2024




In Italia la gestione dei rifiuti elettronici è normata dal D. Lgs. 49/2014 che attribuisce ai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) la responsabilità di occuparsi del fine vita delle apparecchiature immesse sul mercato. I produttori adempiono al proprio obbligo normativo costituendo i Sistemi Collettivi, consorzi senza fini di lucro aderenti al Centro di Coordinamento RAEE che si occupano del ritiro dei RAEE dai punti di raccolta a livello nazionale e del trasporto alle aziende del trattamento qualificate per il recupero.


Nel 2024 i volumi di rifiuti elettrici ed elettronici avviati a riciclo nel nostro Paese tornano a crescere: con quasi 9.000 tonnellate in più rispetto al 2023, la raccolta registra un incremento del 2,5%. Il risultato positivo è determinato dall’aumento dei quantitativi di elettronica di consumo e di grandi e piccoli elettrodomestici. 

La performance a segno più è trainata dalle regioni del Nord Italia che raccolgono il 4,1% in più rispetto al 2023 e mantengono il primato per raccolta totale (188.860 ton) e per risultato pro capite (6,87 kg/ab). 

Il Centro registra un aumento dei volumi dell’1,8% e, con 81.261 ton avviate a riciclo, conferma un risultato pro capite (6,26 kg/ab) sopra la media nazionale. 

Il Sud chiude il 2024 con un lieve calo (-0,2%) della raccolta complessiva che si attesta a 88.017 ton, mentre il dato pro capite evidenzia un leggero incremento e sale a 4,75 kg/ab. 

Quasi tutte le regioni italiane mostrano una raccolta in crescita, o almeno stabile, rispetto al 2023. Tra queste spiccano: Valle d’Aosta (+8,7%), Lombardia (+7,8%), Friuli Venezia Giulia (+6,3%) e Veneto (+6,2%). Tre regioni, al contrario, vedono un decremento dei propri volumi: il Molise (-17,7%), l’Emilia Romagna (-3,2%) e la Calabria (-1,9%). 

Analizzando la raccolta per abitante, anche nel 2024 la Valle d’Aosta (10,34 kg/ab), la Sardegna (9,67 kg/ab), la Toscana (8,30 kg/ab) e la Liguria (8,15 kg/ab) sono le più virtuose, in forza soprattutto di una raccolta di grandi elettrodomestici superiore alla media nazionale. 

La Campania (3,02 kg/ab) rimane ancora una volta fanalino di coda. Degne di nota, infine, le performance di raccolta pro capite dell’elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici della Valle d’Aosta, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia che raccolgono oltre 1 kg in più della media nazionale, così come quella della Basilicata che avvia a riciclo oltre 1 kg in più di Tv e monitor rispetto alla media italiana.


L a situazione della Puglia


Nel 2024 la Regione Puglia ha raccolto 18.101 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). 

Si tratta di un risultato in crescita (+0,7%) rispetto al 2023. Il dato non impatta sulla classifica nazionale, di conseguenza la regione si conferma ottava per volumi complessivi.

Discorso diverso in termini di raccolta pro capite: l’incremento dell’1,5% si traduce in 4,65 kg per abitante, valore ancora distante dalla media italiana (6,07 kg/ab), ma che fa guadagnare posizione alla regione nella graduatoria nazionale.

“Nel 2024 la Puglia inverte il trend negativo registrato nel 2023 - commenta l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia -: i volumi raccolti aumentano del +0,7%. In termini di singoli raggruppamenti, le raccolte delle sorgenti luminose (R5), di consumer electronics e piccoli elettrodomestici (R4) hanno registrato un incremento superiore alla media nazionale; quelle di Tv e monitor (R3), e di altri grandi bianchi (R2) evidenziano un valore coerente con la media nazionale. Mentre gli apparecchi per lo scambio di temperatura con fluidi (R1) registrano una netta riduzione di raccolta rispetto alla media nazionale. Il miglioramento complessivo dei risultati risiede nella possibilità, per i Comuni, di ampliare la tipologia dei RAEE conferibili e non altrimenti intercettabili nell’ordinario circuito di raccolta differenziata rispetto ai quali i centri di raccolta comunali costituiscono il principale canale di conferimento”.

Dalla ricognizione della piattaforma per la rendicontazione e il controllo di gestione degli interventi finanziati, allo stato risultano finanziati in Puglia e completati 168 interventi, a valere sui precedenti cicli di programmazione. Con l’attuale ciclo di programmazione (FESR 2021-2027) è stato adottato l’Avviso Azione 2.10 “Avviso per la selezione di proposte progettuali finalizzate all’adeguamento alle vigenti norme in materia di centri comunali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”, con il quale si prevede il finanziamento di 35 interventi di adeguamento e rifunzionalizzazione di centri comunali di raccolta esistenti.

L’efficacia di tali investimenti risiede nella possibilità, per i Comuni, di ampliare la gamma dei rifiuti conferibili e non altrimenti intercettabili nell’ordinario circuito di raccolta differenziata ma, ivi compreso i RAEE, rispetto ai quali i centri comunali di raccolta – come già evidenziato dal Centro di Coordinamento RAEE nei precedenti Rapporti - costituiscono il principale canale di raccolta. I volumi di raccolta dei RAEE e relativo indice pro-capite scontano gli effetti della dispersione dei RAEE al di fuori dei canali ufficiali di raccolta, in tal senso la Regione Puglia è attiva – anche a supporto dei Comuni – nel contrasto agli abbandoni e nell’attività di prevenzione e contrasto degli illeciti ambientali.

L’impegno regionale, inoltre, è quello di accompagnare gli enti locali nel miglioramento della raccolta differenziata; a oggi le dotazioni finanziarie sono incentrate nel finanziamento di interventi strutturali per potenziare la rete regionale di centri comunali di raccolta finanziandone la realizzazione o la loro rifunzionalizzazione, nella consapevolezza che i centri comunali di raccolta costituiscano un elemento cardine dei nuovi servizi di raccolta integrata, funzionali al potenziamento delle raccolte differenziate ed al miglioramento della qualità dei rifiuti raccolti. La Regione Puglia continuerà a lavorare per migliorare ulteriormente le performance di raccolta dei RAEE, attraverso campagne di sensibilizzazione, potenziamento delle infrastrutture e collaborazione con tutti gli attori coinvolti.

“Le raccolte di apparecchi sia di grandi sia di piccole dimensioni sono nettamente inferiori rispetto alla media italiana e la principale conseguenza per Comuni e retailer è la perdita di risorse economiche – nell’ordine di alcuni milioni di euro - che questi soggetti responsabili della raccolta potrebbero ricevere in termini di premi di efficienza ritirando maggiori quantitativi di RAEE, commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. È quindi essenziale, anche alla luce delle recenti disposizioni normative per gli operatori della distribuzione, che le istituzioni si impegnino ad organizzare momenti formativi loro dedicati, a cui far seguire controlli serrati da parte delle autorità preposte volti a contrastare seriamente gestioni illecite di RAEE. Solo in questo modo è possibile aumentare le occasioni di conferimento e di sensibilizzazione dei cittadini e tutte le province possono affrontare la sfida, più o meno ambiziosa, di avvicinarsi al target di raccolta definito dall’UE”.

Raccolta per province pugliesi

L’analisi della raccolta a livello di singole province mostra che sono solo due le province a crescere nel corso del 2024. Si tratta di Bari, la cui raccolta incrementa del 4,2% e sale a 6.215 tonnellate, confermandola prima per volumi raccolti a livello regionale.
Più contenuto (+1,3%) l’aumento della provincia di Foggia la cui raccolta raggiunge le 1.729 tonnellate. Performance più o meno stabili per tutte le restanti province pugliesi, a partire da quella di Barletta Andria Trani per un totale di 779 tonnellate. Lieve perdita per la provincia di Taranto con meno 1,8% per un totale di 1.561 tonnellate. Invariate, infine, le raccolte di Brindisi (-0,2%) e di Lecce (-0,5%) che si attestano, rispettivamente, a 2.389 e 5.429 tonnellate.

Raccolta province per dato pro capite

La provincia di Lecce conferma e consolida (+0,7%) il primo posto per raccolta pro capite regionale con 7,08 kg/ab, seguita da quella di Brindisi con 6,33 kg/ab (+0,8%). Va evidenziato che entrambe le province sono particolarmente virtuose nella raccolta di frigoriferi e apparecchi per la climatizzazione (R1): ogni abitante delle due province ne raccoglie infatti quasi 1 kg in più a testa rispetto alla media regionale (1,60 kg/ab). Lecce si distingue anche per una raccolta pro capite superiore alla media regionale di Tv e monitor, e di piccoli elettrodomestici, pari a quasi un kg in più a testa rispetto a un dato pro capite regionale rispettivamente di 0,95 kg/ab e di 0,94 kg/ab.
Queste due province hanno prodotto un dato pro capite superiore al valore medio italiano. Bari, terza classificata, è a 5,09 kg/ab (+4,8%), tutte le altre hanno valori al di sotto dei tre kg: 2,92 kg/ab (+2,5%) per Foggia che si posiziona quarta, quinta è Taranto con 2,82 kg/ab (-0,7%), e la sesta è Barletta Andria Trani che con 2,06 kg/ab (-10,4%).


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