Siti web e piattaforme video dovranno verificare l’età degli utenti: scattano le nuove regole Agcom
È ufficiale: anche il web dovrà fare i conti con il tema della tutela dei minori. L’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha approvato nuove linee guida che impongono a siti internet e piattaforme di video sharing di verificare l’età di chi accede ai contenuti online in Italia.
Questa novità arriva in attuazione della legge 13 novembre 2023, n. 159 – meglio conosciuta come "decreto Caivano" – che punta a proteggere bambini e adolescenti da contenuti inappropriati o potenzialmente dannosi.
Il messaggio è chiaro: chi pubblica o diffonde contenuti digitali dovrà dotarsi di sistemi affidabili per accertarsi che l’utente sia maggiorenne. Dalla pubblicazione della delibera ufficiale, scatterà un conto alla rovescia di sei mesi per adeguarsi alle nuove disposizioni.
L’obiettivo dell’Autorità è quello di creare un ambiente digitale più sicuro, dove i minori non siano lasciati soli di fronte a contenuti per adulti, violenti o inadeguati. Una sfida non semplice, ma ormai inevitabile in un mondo dove la rete è parte integrante della crescita.
Nota di Redazione
Più che una norma tecnica, questa è una presa di posizione culturale: finalmente si riconosce che la responsabilità nel mondo digitale non può essere solo degli utenti, ma anche – e soprattutto – di chi costruisce e popola le piattaforme. Proteggere i minori non significa censurare, ma creare spazi dove la crescita non sia minacciata da modelli tossici o stimoli fuori controllo. È un primo passo, ma da qui bisogna iniziare a camminare davvero.
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