Cerignola. Fabbrocini: "Non è un punto, è un punto e virgola: continua la lotta ai furti d’auto"
Un’importante operazione della Squadra Mobile della Questura BAT, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, ha smantellato una rete criminale attiva nei furti e nel riciclaggio di auto.
In particolare, l’attività investigativa della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Andria e del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine di Roma, coordinate dalla Procura di Trani, e con il supporto della Questura di Foggia e del Commissariato di PS di Cerignola, si è concentrata su un sodalizio criminale cerignolano dedito, senza soluzione di continuità, al compimento di reati di natura predatoria nel territorio della provincia di Barletta Andria Trani.
La banda, ben organizzata, operava tra la provincia BAT e il nord barese. L’operazione, denominata “Stolen II”, ha visto impegnati gli investigatori della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Andria e del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine di Roma, coordinate dalla Procura di Trani, e con il supporto della Questura di Foggia e del Commissariato di PS di Cerignola, Le indagini hanno portato alla scoperta di un’organizzazione criminale che gestiva l’intera filiera del crimine: dal furto dei veicoli, allo smontaggio, fino alla rivendita all’ingrosso dei pezzi.
Sono 25 le persone arrestate con le accuse di furto aggravato, riciclaggio e associazione a delinquere. Tra loro: Francesco Losurdo (1986), Saverio Brandusio (1984), Francesco Lastella (1985), Matteo Dimatteo (1997), Giovanni Iacovone (2004), Matteo Conte (2002), Leonardo Cirulli (1984), Alessio Cianci (1999), Giovanni Dinoi (2003), Matteo Montingelli (2004), Vincenzo Saccinto (1983), Antonio Pugliese (1996), Nicola Basso (2000, residente a Orta Nova), Gerardo Seccia (1984), Cristian Direda (2001), Francesco Rubino (1994), Said Mounji (1991, cittadino marocchino senza fissa dimora), Alessandro Marino (1973), Domenico La Macchia (1999), Vincenzo Tufo (2003), Tommaso Izzi (1995), Valerio Perrucci (1998), Michele Montesano (2002, residente a Orta Nova), Antonio Di Matteo (1998) e Domenico Teasto.
I veicoli, dopo il furto, venivano trasportati in aperta campagna della BAT ove, ad attenderli, vi erano altri sodali deputati a “cannibalizzare” l’autovettura. Successivamente, con gravi ripercussioni anche in materia ambientale, la carcassa del veicolo veniva, il più delle volte, data alle fiamme per coprire ogni eventuale traccia del reato.
Durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la Procura di Trani, il Questore della BAT, dott. Alfredo Fabbrocini, ha dichiarato: «Oggi segniamo un passo importante. Non è un punto, è un punto e virgola. Continueremo su questa strada. Abbiamo ridotto i furti di quasi il 30%, ma non siamo ancora soddisfatti. L’obiettivo è andare avanti, e farlo con una squadra di lavoro stabile e specializzata, capace di ottenere risultati concreti come quello odierno. Negli ultimi dieci anni i numeri erano in crescita. Ora, grazie al lavoro degli investigatori e alla visione strategica della Procura, abbiamo dato un segnale forte. L’importante è non abbassare la guardia».
Un’affermazione che sottolinea come l’indagine odierna rappresenti solo un tassello di un’azione investigativa più ampia e ancora in corso.
Anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, dott. Renato Nitti, ha commentato: «La banda agiva come una vera industria del crimine, con due capi, ruoli ben definiti, remunerazioni stabili e una struttura capace di assorbire l’impatto delle misure cautelari. Sono emersi elementi che ci porteranno ad approfondire il filone legato alla destinazione estera di molte parti rubate. Le misure cautelari devono colpire in modo costante, man mano che le attività criminali tentano di riorganizzarsi. L’obiettivo non è solo ridurre il fenomeno, ma cancellarlo definitivamente».
Soddisfazione per l’esito dell’operazione è stata espressa anche dal Sindaco di Cerignola, Francesco Bonito: «Esprimo il mio personale ringraziamento e quello dell’intera amministrazione comunale alle forze di polizia e alla magistratura di Trani. L’attenzione delle forze dell’ordine resta alta, e l’attività investigativa è fondamentale per contrastare un sistema che va ben oltre i singoli episodi».
L’assessora alla Sicurezza, Teresa Cicolella, ha aggiunto: «È una prima risposta concreta alle nostre richieste inviate alla Prefettura di Foggia. Abbiamo proposto un tavolo permanente sulla legalità e chiesto l’elevazione del Commissariato di Cerignola a Primo Livello. Occorre mantenere alta la pressione su un fenomeno che mina la sicurezza della comunità».
L’operazione “Stolen II” rappresenta il frutto di una strategia investigativa mirata a disarticolare le basi operative delle organizzazioni criminali. Le indagini proseguono con l’obiettivo di individuare ulteriori complici e tracciare i canali internazionali del traffico di ricambi rubati.
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