Conclave blindato con gli jammer: così il Vaticano azzera ogni segnale esterno per eleggere il nuovo Papa
Tecnologia militare, silenzio assoluto e oltre 4.000 agenti: il dietro le quinte del voto più segreto del mondo
Nel cuore del Vaticano, quando si apre il Conclave, tutto cambia. Le porte si chiudono, i telefoni spariscono, le pareti si fanno spesse e il silenzio diventa legge. Per eleggere il nuovo Papa, la Chiesa non si affida soltanto alla fede e ai riti antichi, ma anche a un apparato tecnologico degno dei più sofisticati sistemi di sicurezza al mondo.
Tra i protagonisti invisibili di questa elezione c’è una tecnologia che sembra uscita da un film di spionaggio: gli jammer, disturbatori di frequenze che azzerano ogni forma di comunicazione elettronica. Funzionano emettendo onde radio che sovrastano i segnali di cellulari, Wi-Fi, GPS e persino allarmi, rendendo ogni dispositivo tecnologico muto e cieco.
La Cappella Sistina, simbolo sacro della cristianità, diventa così un bunker silenzioso, inaccessibile tanto ai curiosi quanto alle interferenze. Ma non finisce qui: anche le stanze vicine vengono isolate, schermate e bonificate, alla ricerca di microspie o strumenti di intercettazione nascosti. Nulla è lasciato al caso.
I cardinali, una volta entrati, rinunciano a ogni contatto con l’esterno. Ogni smartphone, tablet o portatile viene consegnato. A loro resta soltanto il voto, la preghiera e il confronto con gli altri porporati. Anche la Casa di Santa Marta, dove soggiornano nei giorni del Conclave, è sotto stretta sorveglianza: ogni spazio condiviso — dalla sala da pranzo alla cappella — è protetto da occhi e orecchie indiscrete.
Sul fronte esterno, intanto, scatta il piano sicurezza. Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha previsto l’impiego di oltre 4.000 uomini e donne delle forze dell’ordine per il giorno della proclamazione. Una rete imponente di controlli, transenne e presidi per tenere al sicuro il cuore pulsante della cristianità.
E quando la fumata bianca si alzerà nel cielo di Roma, la piazza sarà pronta. Fino a 1.000 volontari affiancheranno le forze dell’ordine per accogliere la marea di fedeli che affollerà San Pietro, in attesa di quel momento in cui il mondo intero sentirà pronunciare: Habemus Papam.
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