Crisi finanziaria in Vaticano: anatomia di un crollo annunciato - NOC Press

Crisi finanziaria in Vaticano: anatomia di un crollo annunciato

 


di Roberto Arcu Fedele, per NOCPress


“Il denaro è sterco del diavolo” – Papa Francesco


 All'ombra della Cupola di San Pietro, tra affreschi immortali e reliquie millenarie, si consuma una crisi che nulla ha di spirituale: il dissesto finanziario della Santa Sede. Non si tratta di un calo passeggero, ma di una crisi strutturale, frutto di decenni di gestione opaca, investimenti ad alto rischio e un sistema amministrativo troppo fragile per sopportare la complessità del Vaticano moderno.

Con l’ausilio di fonti ufficiali, atti giudiziari, rapporti interni e inchieste giornalistiche (tra cui CNS, Reuters, L’Espresso, Il Sole 24 Ore, The Pillar, Financial Times e i documenti dell’APSA, della Segreteria per l’Economia e dell’IOR), NOCPress ricostruisce il perimetro completo della crisi economica della Santa Sede.


1. I CONTI UFFICIALI DELLA SANTA SEDE: UN DEFICIT STABILE, MA IN ROSSO

La Santa Sede, distinta dalla Città del Vaticano (che ha un bilancio a parte), ha registrato:

  • 2020: -€66 milioni (fonte: Prefettura per l’Economia, Bilancio consolidato 2020)

  • 2021: -€3 milioni (grazie a tagli e aiuti straordinari)

  • 2022: -€18 milioni

  • 2023: Deficit stimato -€32 milioni (fonte interna, The Pillar)

Il bilancio 2024, ancora non ufficiale, dovrebbe segnare un nuovo peggioramento dovuto alla riduzione delle donazioni e alla crescita dei costi interni, secondo analisi incrociate di Reuters e The Pillar (aprile 2024).


2. L’OBOLO DI SAN PIETRO: IL CROLLO DELLE DONAZIONI DEI FEDELI

I numeri

  • 2015: €101 milioni

  • 2021: €47 milioni

  • 2023: meno di €35 milioni (fonte: CNS, Vatican News)

Lo scandalo di Londra

Secondo il processo aperto nel 2022 dalla magistratura vaticana, fondi dell’Obolo sono stati usati per speculazioni immobiliari, come l'acquisto di un palazzo a Londra per €350 milioni (valutazione finale: €186 milioni dopo la rivendita).

Tra i principali imputati: Card. Angelo Becciu, accusato di abuso d’ufficio e peculato. (Fonte: Vatican Tribunal, Sentenza dicembre 2023)


3. PATRIMONIO IMMOBILIARE: UN GIGANTE IMMOBILE

L’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) gestisce:

  • 5.171 proprietà nel mondo

  • Solo il 14% a reddito di mercato

  • Rendita media: 1,5%-2%, contro un potenziale del 5-6% (fonte: Bilancio APSA 2022)

Molti beni a Roma sono affittati a canoni irrisori a ecclesiastici, diplomatici e politici, e in parte nemmeno registrati nel catasto.


4. I MUSEI VATICANI: LA GALLINA D’ORO IN AFFANNO

  • Introiti 2019: €100 milioni

  • Introiti 2021: €15 milioni

  • Ripresa lenta nel 2023: €65 milioni (fonte: Vatican Museums Annual Report)

I costi di manutenzione e il calo strutturale del turismo religioso post-pandemia frenano ogni rilancio, nonostante un aumento dei biglietti a €20 dal 2024 (fonte: ANSA).


5. INVESTIMENTI FINANZIARI: L’ARCHITETTURA DEL RISCHIO

La Santa Sede, attraverso diversi enti (in particolare l’ex Segreteria di Stato e lo IOR), ha compiuto investimenti ad alto rischio tramite intermediari opachi, come il banchiere Enrico Crasso e fondi speculativi esteri.

“Il Vaticano ha agito come un hedge fund, ma senza trasparenza o controllo” – Financial Times, novembre 2022

La riforma di Francesco del 2021 (Motu Proprio Praedicate Evangelium) vieta ora investimenti in armi, pornografia e combustibili fossili. Ma i controlli restano carenti, come rilevato da Moneyval (rapporto 2022).


6. LA CURIA ROMANA: COSTI INSOSTENIBILI

  • Personale: oltre 3.000 dipendenti per la Santa Sede

  • Spesa annua: €130 milioni circa (fonte: Segreteria per l’Economia, 2022)

Tagli agli stipendi del 10% (decreto papale del 24 marzo 2021) non sono bastati a fermare il trend. È in studio una riduzione del 20% del personale entro il 2026.


7. ORDINI RELIGIOSI E FONDAZIONI: UNA GIUNGLA INCONTROLLATA

Il Vaticano non ha contabilità consolidata degli ordini, fondazioni, diocesi e congregazioni religiose nel mondo.

  • Molti enti posseggono beni milionari, conti all’estero e immobili di lusso.

  • Il tentativo di Papa Francesco di imporre il controllo centralizzato tramite l’APSA nel 2022 è stato parzialmente disatteso.

Un’indagine de L’Espresso (2021) documenta centinaia di conti offshore intestati a congregazioni religiose italiane e latinoamericane.


8. IOR: LA BANCA VATICANA TRA RIFORMA E RESISTENZA

Lo IOR (Istituto per le Opere di Religione) ha ridotto i clienti da 33.000 (2013) a meno di 14.000 (2023), chiudendo conti “dubbi” di fondazioni fittizie, prelati e politici.

  • Patrimonio gestito: circa €5 miliardi (fonte: Bilancio IOR 2023)

  • Utile netto 2023: €29,6 milioni



“Trasparenza e cooperazione sono cresciute, ma lo IOR resta un corpo separato, poco integrato nella gestione economica complessiva” – Moneyval, Executive Summary 2022

 

UNA CHIESA CHE DEVE SCEGLIERE TRA RIFORMA O COLLASSO

Il sistema economico del Vaticano è al collasso morale e funzionale. Papa Francesco ha aperto una fase di pulizia e razionalizzazione, ma si scontra con resistenze interne, logiche di potere clericali e un retaggio culturale feudale.

Il rischio? Che la Santa Sede perda non solo liquidità, ma anche autorevolezza geopolitica, proprio in un’epoca in cui la Chiesa dovrebbe rappresentare una guida morale globale.


Di Redazione

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FONTI PRINCIPALI CONSULTATE:

  • Bilanci ufficiali: APSA, Segreteria per l’Economia, IOR (2020-2023)

  • Rapporti Moneyval: 2019, 2022

  • Atti del Tribunale vaticano, Processo Becciu (2022-2023)

  • Financial Times, Vatican’s financial crisis (nov. 2022)

  • CNS, Obolo di San Pietro: calano le donazioni (2023)

  • Reuters, Vatican’s Investment Reforms (2023)

  • L’Espresso, Le fondazioni off-shore del Vaticano (2021)

  • The Pillar, Vatican Budget Analysis (2023)

  • ANSA, Biglietti musei vaticani: nuovo aumento (2024)


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