"Occhio alla truffa". L’amore non abita più qui: la truffa romantica con l’intelligenza artificiale
Redazione NOCPress – Rubrica “Occhio alla Truffa”
Sembrava amore. Era ingegneria sociale.
Maria (nome di fantasia), 54 anni, vive in provincia di Foggia. Lavora come segretaria in uno studio medico e, dopo la separazione, si era affacciata con timidezza al mondo delle relazioni online. A dicembre, su Facebook, riceve una richiesta d’amicizia da un certo “Lucas Evans”, un uomo affascinante, profilo curato, foto eleganti e un dettaglio che le fa battere il cuore: è un medico italiano in missione umanitaria in Africa.
I messaggi sono gentili, le conversazioni diventano quotidiane. Lui le racconta delle difficoltà del suo lavoro in un ospedale da campo, della sua solitudine, del desiderio di incontrare finalmente una donna vera, dolce, onesta. Maria si sente capita. Dopo anni di silenzi e delusioni, quella presenza digitale la fa sentire viva.
Dopo due mesi di messaggi, vocali e videochiamate (in cui lui appare solo sfocato, per “problemi di connessione”), arriva la richiesta: il figlio di Lucas, rimasto in Italia con una zia, ha avuto un’emergenza sanitaria. Servono 2.000 euro per una terapia urgente. “Appena torno, te li restituisco con gli interessi… e con un abbraccio”, scrive lui.
Maria non esita. Fa un bonifico. Poi un altro. Poi aspetta. “Lucas” sparisce.
Un volto creato dall’IA, un copione già scritto
La truffa romantica è uno degli schemi criminali più antichi del web. Ma oggi ha un alleato pericoloso: l’intelligenza artificiale generativa.
Le immagini usate dal truffatore di Maria erano del tutto false: non rubate a un vero medico, ma create da un algoritmo, in grado di generare fisionomie convincenti e sorrisi accattivanti che non esistono nella realtà. Nessun “Lucas”, nessun ospedale, nessun figlio malato.
Dall’analisi dell’indirizzo IP, la Polizia Postale ha rintracciato un centro operativo in Ghana, specializzato in “romance scam” con team multilingue che gestiscono decine di identità fittizie. Non si tratta più di improvvisatori, ma di vere e proprie organizzazioni.
Come difendersi: i segnali d’allarme
- Profili troppo perfetti: foto da catalogo, frasi romantiche, storie drammatiche fin dall’inizio.
- Comunicazione accelerata: dichiarazioni d’amore dopo pochi giorni, tentativi di instaurare un legame emotivo profondo.
- Ritrosia a farsi vedere in video: scuse continue per non mostrarsi chiaramente in videochiamata.
- Richieste economiche improvvise, spesso giustificate da emergenze sanitarie o burocratiche.
- Contatti esterni ai social: passaggio rapido su WhatsApp, email o Telegram.
La parola all’esperto
“Queste truffe colpiscono le persone più vulnerabili affettivamente, e oggi la tecnologia le rende ancora più credibili. Le immagini generate dall’IA, i testi tradotti automaticamente, le chiamate vocali finte: tutto è studiato per manipolare chi cerca affetto”, spiega un funzionario della Polizia Postale.
Occhio alla truffa, davvero.
Maria oggi sta bene, ha sporto denuncia e ha accettato di condividere la sua storia con la redazione di NOCPress. Lo fa perché “nessuno si senta stupido per aver creduto nell’amore. La vergogna deve cambiare faccia: quella dei truffatori”.
Hai vissuto una truffa simile? Vuoi raccontarcela in forma anonima? Scrivici a 👉 redazione@nocpress.it
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