"Da Napoli a Palermo per un Mare di Legalità: i ragazzi dell’Area Penale diventano sub e testimoni di riscatto"
In un contesto sociale segnato da episodi sempre più frequenti di violenza tra adolescenti, da Napoli parte un messaggio di speranza, legalità e riscatto. Martedì 13 maggio, alle ore 10:30, presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia – Banchina Santa Lucia, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto "Napoli – Palermo per un Mare di Legalità", nell’ambito del Viaggio della Legalità.
Durante l’evento sarà presentato l’accordo nazionale tra il Ministero della Giustizia e Archeoclub d’Italia per il recupero e il reinserimento dei giovani dell’Area Penale. Protagonisti saranno proprio i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile della Campania, che riceveranno il brevetto da sub grazie al progetto MareNostrum.
Il presidente nazionale di Archeoclub d’Italia, Rosario Santanastasio, ha annunciato che il viaggio della legalità partirà dal Quartier Generale della Marina Militare di Napoli con la motovela MareNostrum Dike, sequestrata agli scafisti e oggi simbolo di rinascita e cultura. La traversata toccherà Salerno, Messina, Vibo Valentia, per arrivare il 23 maggio a Palermo, in occasione della Giornata della Legalità, in memoria del giudice Giovanni Falcone. In ogni tappa saranno coinvolti studenti, docenti e istituzioni.
La MareNostrum Dike, in una sua vita precedente era Oceanis 473, con la quale gli scafisti trafficavano persone, bambini, anziani, donne, sulla tratta dalla Turchia. Intercettata e sequestrata dalla Guardia di Finanza, il bene è stato affidato in custodia ad Archeoclub D’Italia, dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Oggi al suo interno è possibile leggere in originale, un pizzino scritto dagli scafisti, ma anche vedere la tavola dei venti con ben quattro imbarcazioni che raccontano quattro epoche storiche diverse. Con Archeoclub d’Italia non c’è l’Oceanis ma la MareNostrum Dike, oggi luogo di legalità, non più di sofferenze ma di incontro, di conoscenza, di cultura.
“Questa motovela – ha detto Santanastasio – era un tempo usata per il traffico di esseri umani. Oggi è un luogo di conoscenza e cultura, con installazioni che raccontano il patrimonio archeologico subacqueo e la storia del Mediterraneo”.
Anche il Presidente del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, Fabrizio Cattaneo della Volta, ha sottolineato l’importanza del progetto come strumento di prevenzione e riscatto: “Offre ai ragazzi dell’Area Penale la possibilità concreta di immaginare un futuro diverso, attraverso l’apprendimento di competenze e il contatto diretto con valori positivi”.
Alla conferenza stampa interverranno anche:
Vera Corbelli, Segretario Generale del Distretto Appennino Meridionale
Alessandro Buccino, Direttore Generale per la Giustizia Minorile e Riparativa
Salvatore Vitiello, Comandante del Comando Logistico della Marina Militare
Nicola Palmiero, Dirigente del Centro di Giustizia Minorile della Campania
Francesca Esposito, Referente del progetto “Un Mare di Legalità”
Un’iniziativa che non è solo viaggio simbolico, ma anche azione concreta per una società più giusta, inclusiva e consapevole.
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