Il generale Salyukov lascia il comando delle truppe di terra russe: il nuovo ruolo nel cuore della sicurezza di Putin
Un cambio di vertice di grande rilievo scuote le forze armate russe: il generale Oleg Salyukov, per oltre otto anni a capo delle truppe di terra, è stato rimosso dal suo incarico. La notizia arriva direttamente dal Cremlino, dove un decreto firmato da Vladimir Putin lo nomina vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, un ruolo strategico e di grande responsabilità nell’ambito della sicurezza interna ed esterna della Russia.
Salyukov lascia una posizione chiave dopo una carriera militare lunga e costellata di incarichi fondamentali. Nato il 21 maggio 1955 a Saratov, proviene da una famiglia con solide radici militari: suo padre, Leonid Saljukov, era un generale dell’esercito sovietico, figura di spicco anche come commissario militare nella regione di Penza. Un’eredità importante che Oleg ha saputo onorare seguendo un percorso di formazione e carriera di altissimo livello.
Entrato in accademia nel 1973, si è formato alla Scuola superiore di Comando dei Carri Armati “V.I. Lenin” di Ul'janovsk, dando avvio a una carriera militare che lo ha visto comandare unità di diversa natura e dimensione. Dalla gestione di piccoli plotoni al comando di interi battaglioni, ha scalato le gerarchie con determinazione, perfezionandosi in prestigiose accademie militari di Mosca e conquistando ruoli di crescente responsabilità nel cuore dei distretti militari più importanti.
Il suo nome è legato soprattutto al Distretto militare dell’Estremo Oriente, dove ha ricoperto incarichi decisivi fino alla sua riorganizzazione nel 2010, e poi alla leadership delle forze terrestri, ruolo che ha ricoperto dal 2014 fino a oggi, guidando l’esercito di terra russo in anni di grandi sfide.
La sua promozione a generale d’armata nel 2019 ha segnato un traguardo prestigioso, confermandolo come uno dei vertici più influenti delle forze armate russe. Ora, il passaggio al Consiglio di Sicurezza nazionale apre un nuovo capitolo della sua carriera, spostandolo dal campo operativo a un ruolo chiave nella pianificazione strategica e nella sicurezza nazionale del paese.
Il cambio al comando delle forze di terra apre nuove domande su chi prenderà le redini di questo settore cruciale e quale sarà l’impatto sulle strategie militari russe nei prossimi mesi. Nel frattempo, la figura di Salyukov resta un punto di riferimento per la storia recente dell’esercito russo e un esempio di carriera militare costruita su esperienza, competenza e legami profondi con la tradizione.
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