Rivoluzione sulle accise: benzina più leggera sul portafoglio, diesel più pesante
Dal 15 maggio 2025 cambia il modo in cui paghiamo i carburanti. Con un decreto appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il governo ha introdotto una nuova revisione sulle accise che incide in modo diverso su benzina e gasolio: la prima diventa più conveniente, mentre il diesel subirà un rincaro.
L’intervento, frutto di un’intesa tra il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dell’Economia, il MIT e il MASAF, punta a riequilibrare le tasse sui carburanti nell’ambito della più ampia riforma fiscale. Da oggi, infatti, l’accisa applicata alla benzina viene abbassata di 1,5 centesimi al litro, traducendosi in un risparmio di 15 euro ogni mille litri. Una buona notizia per chi utilizza prevalentemente auto a benzina o per le attività commerciali che ne fanno uso.
Di segno opposto, invece, è l’aggiornamento per il gasolio: l’accisa aumenta dello stesso importo, 1,5 centesimi per litro, facendo salire il costo da 617,40 a 632,40 euro per mille litri. Questo aumento riflette la volontà di adeguare la tassazione del diesel agli obiettivi ambientali e fiscali fissati dal governo.
L’impatto di questo provvedimento sarà immediato sui prezzi alla pompa, con effetti rilevanti non solo per gli automobilisti ma anche per i settori industriali e agricoli che fanno largo uso di gasolio. Resta da vedere come si modificheranno le dinamiche di mercato e le strategie di consumo nel prossimo futuro.
Per ora, la sfida per gli utenti sarà adattarsi a questa nuova realtà, cercando di ottimizzare consumi e spese in un contesto di continua evoluzione fiscale e ambientale.
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