Italiano vittima di tortura a New York, la presunta complice: “È solo un equivoco”
John Woeltz, un trader di criptovalute residente a New York, è attualmente detenuto con l’accusa di aver sottoposto a violenze un cittadino italiano nel tentativo di ottenere le credenziali dei suoi account Bitcoin. Le autorità stanno inoltre cercando un secondo uomo, ritenuto coinvolto nell’episodio.
Nel quadro delle indagini, la polizia ha fermato anche Beatrice Folchi, originaria di Latina, ora cittadina americana. Dopo essere stata interrogata, è stata rilasciata senza accuse formali. Fonti vicine alla giovane riferiscono che si tratterebbe di un malinteso.
Folchi si è trasferita negli Stati Uniti dopo aver completato gli studi al liceo scientifico Ettore Majorana di Latina. Successivamente ha proseguito la formazione universitaria in Connecticut, specializzandosi in comunicazione e filosofia. Ha lavorato in ambito marketing per clienti di rilievo e ha maturato esperienze anche nel campo della recitazione.
Il fulcro delle indagini resta Woeltz, 37 anni, originario del Kentucky. Le autorità stanno cercando di comprendere come abbia accumulato un patrimonio stimato in circa 100 milioni di dollari, che include anche un aereo privato e un elicottero. Attualmente è accusato di sequestro di persona, torture e possesso illegale di armi, e il giudice ha negato la possibilità di rilascio su cauzione.
I familiari di Woeltz lo descrivono come una persona di natura gentile e premurosa, sottolineando che potrebbe essere stato ingannato o manipolato da terzi in questa vicenda.
Intanto la polizia prosegue le perquisizioni nell’appartamento di lusso dove sarebbero avvenuti i fatti: una residenza di otto camere da letto affittata per 30mila dollari al mese nel cuore di New York. Prosegue anche la ricerca del presunto complice, ancora irreperibile. Le autorità valutano se l’aggressione faccia parte di un piano più ampio, visto che Woeltz aveva contatti con giovani europei interessati al settore blockchain.
Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di crescenti episodi di violenza legati al mondo delle criptovalute, con numerosi investitori presi di mira per estorsioni e rapine, anche negli Stati Uniti. Solo recentemente, in Florida, un investitore cripto è stato sequestrato e ha dovuto versare un ingente riscatto per tornare libero.
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